Diocesi: Rimini, concluso positivamente il ciclo delle messe all’alba sulla spiaggia. Mons. Anselmi, “siate missionari e artigiani di pace nel quotidiano”

Si chiude positivamente il periodo delle celebrazioni per l’Assunta, che nella diocesi di Rimini è rappresentato dalla tradizione delle messe all’alba sulla spiaggia. In particolare, grandissima la partecipazione alla messa celebrata dal vescovo di Rimini, mons. Nicolò Anselmi, assieme a numerosi sacerdoti e diaconi, presso il Bagno 62-Le Spiagge dalle ore 5.45: oltre 2.000 i fedeli presenti tra residenti e turisti, 1.500 le particole consacrate.
“Siate missionari e artigiani di pace nel quotidiano”, ha ricordato mons. Anselmi nell’omelia, in un contesto che ha definito “una cattedrale naturale, un dono di Dio”. La celebrazione è stata anche l’occasione di pregare per intercessione di Maria per la pace nel mondo, secondo l’invito-appello del patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa. Come tradizione, inoltre, al momento dell’alba il vescovo si è fermato per ammirare il sole nascente, occasione per invitare il popolo riunito in preghiera a “rimettere Dio al centro, perché come accade quando guardiamo il sole troppo spesso siamo convinti di essere noi fermi e lui a muoversi”.
Le messe all’alba sulla spiaggia riminese sono nate esattamente dieci anni fa nella parrocchia Nostra Signora del Sacro Cuore a Igea Marina, diventando una vera e propria forma di evangelizzazione, dall’ampia partecipazione di turisti e residenti. “Anzitutto si percepisce la gioia e il senso di meraviglia – spiega don Marco Foschi, parroco di Igea Marina, da cui nacque l’iniziativa –. Si vive un’esperienza di rinascita, il sentirsi benedetti. Ogni tanto, al termine di queste celebrazioni, mi fermo a benedire singolarmente chi lo desidera”.

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