Papa Francesco: all’udienza generale, “tutta la Trinità si è data appuntamento sulle rive del Giordano. È un momento molto importante della Rivelazione”

“Tutta la Trinità si è data appuntamento, in quel momento, sulle rive del Giordano!”. C’è il Padre che si fa presente con la sua voce; c’è lo Spirito Santo che scende su Gesù in forma di colomba e c’è colui che il Padre proclama suo Figlio amato. È un momento molto importante della Rivelazione e molto importante della storia della salvezza”. Lo ha detto Papa Francesco, oggi, all’udienza generale di questa mattina, che si è svolta nell’Aula Paolo VI. Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando il ciclo di catechesi “Lo Spirito e la Sposa. Lo Spirito Santo guida il popolo di Dio incontro a Gesù nostra speranza”, ha incentrato la sua meditazione sullo Spirito Santo che viene su Gesù nel battesimo del Giordano e da Lui si diffonde nel suo corpo che è la Chiesa. “Nel Giordano Dio Padre ha ‘unto di Spirito Santo’, cioè ha consacrato Gesù come Re, Profeta e Sacerdote. Infatti, con olio profumato venivano unti nell’Antico Testamento i re, i profeti e i sacerdoti. Nel caso di Cristo, al posto dell’olio fisico, c’è l’olio spirituale che è lo Spirito Santo, al posto del simbolo c’è la realtà. C’è lo Spirito che scende su Gesù.  Gesù era pieno di Spirito Santo fin dal primo istante della sua Incarnazione. Quella però era una ‘grazia personale’, incomunicabile; ora, invece, riceve la pienezza del dono dello Spirito per la sua missione che, come capo, comunicherà al suo corpo che è la Chiesa. Per questo la Chiesa è il nuovo ‘popolo regale, profetico e sacerdotale'”. Il Pontefice ha aggiunto: “Il termine ebraico ‘Messia’ e quello corrispondente in greco ‘Cristo’, entrambi riferiti a Gesù, significano ‘unto’. Unto di gioia. Unto di Spirito Santo. Il nostro stesso nome di ‘cristiani’ sarà spiegato dai Padri nel senso letterale di cristiani ‘unti a imitazione di Cristo’”.

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