Tappa al Meeting di Rimini per la Mostra “Design for peace” che illustra i progetti di ricostruzione di alcuni edifici pubblici in specifiche aree dell’Ucraina e che è frutto dell’omonimo progetto realizzato dal Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (Cnappc) e dall’Ordine degli architetti ppc di Roma e Provincia per fornire accoglienza e opportunità di lavoro a giovani professionisti e studenti ucraini di architettura rifugiati in Italia a seguito dell’invasione russa. Caratteristica di “Design for peace”, si legge in un comunicato degli organizzatori della mostra, la collaborazione, nella realizzazione dei progetti, tra questi ultimi e le realtà professionali italiane che li hanno ospitati. “Questa iniziativa – sottolinea Massimo Crusi, presidente del Cnappc – dimostra in modo esemplare come gli architetti siano costruttori di pace e di buone relazioni tra popoli e culture diverse. Dimostra anche, e questo è fondamentale, come la ricostruzione di un Paese colpito dalla guerra possa generare una riflessione sulla rigenerazione sociale attraverso la qualità dello spazio fisico tanto più importante in quanto affidata alla nuova generazione di professionisti”. Per Giuseppe Cappochin, responsabile del Dipartimento Riforma urbanistica e futuro della città e che il prossimo 23 agosto interverrà al convegno “Custodire l’essenziale, la rigenerazione urbana tra identità e rinascita” organizzato dalla Compagnia delle Opere, “la parola chiave di ogni ricostruzione anche quella postbellica è la rigenerazione. “Servono progetti di prossimità, oggi sempre più principio guida a livello internazionale per la pianificazione e progettazione urbana, incentrato sul presupposto che la città vive quando offre una molteplicità di scelte senza dover dipendere dall’auto”. La mostra “Design for peace” curata da Tiziana Pecoraro e Giorgio Mitrotta e che sarà esposta allo stand CdO, Padiglione C1, illustra i progetti di ricostruzione che riguardano il Polo dello sport, l’Università pedagogica nazionale e la Facoltà di Economia di Karkhiv, il parco urbano multifunzionale di Mykolayiv e la scuola comunale di Korosten.