“Oleg Orlov è libero!” lo scrive la ong Memorial sui suoi profili social, riferendo che “il difensore russo dei diritti umani e co-fondatore di Memorial, Oleg Orlov è stato rilasciato dalla prigione e trasferito a Colonia (Germania) oggi, in uno storico scambio di prigionieri politici”. Questa organizzazione, nata per fare luce sui crimini dell’epoca sovietica, negli ultimi anni è stata osteggiata dalle autorità russe, a causa delle sue ripetute denunce di violazioni di diritti e libertà. Nel 2022 l’organizzazione era stata insignita del Premio Nobel per la pace, insieme all’attivista bielorusso Ales Bialiatski e al Centro ucraino per le libertà civili. Nella sua nota, Memorial elenca i nomi dei prigionieri liberati da Russia e Bielorussia, e le ragioni per cui sono state perseguiti, “in base ad articoli che non dovrebbero esistere”. “In cambio, la Russia ha ottenuto criminali” scrive Memorial, richiamando il fatto che l’unica persona scambiata dalla Bielorussia sia il cittadino tedesco Rico Krieger, mentre “nessun prigioniero politico bielorusso è stato scambiato”. Anche il premio Nobel Bialiatski è ancora in carcere, come altri 764 prigionieri politici ancora incarcerati in Russia, secondo l’elenco della Ong: “Hanno bisogno che li sosteniamo e combattiamo per loro ancora più di prima”, scrive Memorial invitando a continuare “la nostra lotta per la libertà di tutti i prigionieri politici e la fine della guerra criminale contro l’Ucraina”.