La Chiesa diocesana di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, come già nelle trascorse estati, ha voluto mostrare concreta vicinanza ai detenuti della Casa Circondariale di Gazzi, con il dono di ventilatori da collocare nelle camere detentive. Un gesto per esprimere “prossimità” che si aggiunge a tutte le iniziative di carattere culturale, come il teatro, che contribuiscono alla rieducazione, e al servizio della cappellania e che “tiene in alta considerazione la vita quotidiana e ordinaria dei detenuti, che trascorre a riflettori spenti e non sempre realmente conosciuta”. L’iniziativa della diocesi siciliana si inserisce – spiega una nota – in “un’intensa e sinergica collaborazione con la direzione, gli educatori, il cappellano ed i suoi collaboratori, per meglio favorire il processo riabilitativo di quanti vi si ritrovano internati”. La diocesi ricorda i diversi progetti in corso come il progetto “TeatrAli – percorsi di integrazione e libertà”, nato dall’esperienza di “Nostra Signora Libertà” e dal “Teatro per sognare” e ideato dalla Caritas diocesana e dall’associazione culturale D’aRteventi, che ha dato vita alla “Libera Compagnia del Teatro per Sognare”; il progetto “Una finestra sull’orizzonte della speranza”, condotto da Caritas diocesana e Coop. “Santa Maria della Strada” e che riguarda, in generale, il sostegno a giovani e adulti sottoposti a una misura penale/giudiziaria e delle loro famiglie, con attenzione specifica a coloro che si trovano privi di adeguate risorse economiche, sociali e famigliari (stranieri, senza dimora, persone sole, ecc.). E ancora il progetto “Espressione libertà 4” che, attraverso laboratori teatrali in carcere, coinvolge i detenuti degli Istituti penitenziari di Messina e Barcellona P. G. al fine di lavorare sul loro reinserimento sociale. Saranno realizzati laboratori teatrali anche presso la parrocchia S. Paolo Apostolo di Camaro inferiore a Messina coinvolgendo detenuti in semi libertà e/o in esecuzione penale esterna. Uno dei frutti di questo lavoro è stato il successo ottenuto lo scorso 19 luglio presso il Teatro di Tindari, dove la Libera Compagnia del Teatro per Sognare si è esibita insieme a musicisti ed attori professionisti in Icaro, liberamente tratto dall’opera di Stefano Pirandello, testo riadattato e regia di Mario Incudine. Tutti ciò per migliorare la situazione carceraria in cui versa “la nostra Nazione” e “su cui è tornato recentemente anche il presidente Mattarella: “Vi è un tema che sempre più richiede vera attenzione: quello della situazione nelle carceri. Basta ricordare le decine di suicidi, in poco più dei sei mesi, l’anno. Condivido con voi una lettera che ho ricevuto da alcuni detenuti di un carcere di Brescia: la descrizione è straziante. Condizioni angosciose agli occhi di chiunque abbia sensibilità e coscienza. Indecorose per un Paese civile, qual è, e deve essere, l’Italia. Il carcere non può essere il luogo in cui si perde ogni speranza, non va trasformato in palestra criminale”.