“Dal 24 febbraio 2022, in seguito all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, l’Ufficio nazionale dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) in Ucraina monitora, verifica e segnala attacchi all’assistenza sanitaria. Oggi, mentre osserviamo la Giornata mondiale dell’aiuto umanitario, miriamo a ricordare al mondo una delle più grandi emergenze in corso: i 1940 attacchi” alle strutture per l’assistenza sanitaria. “Questo è il numero più alto mai registrato dall’Oms in qualsiasi emergenza umanitaria a livello globale fino ad oggi”. “Gli attacchi alle strutture sanitarie verificati dall’Oms si sono intensificati in modo significativo dal dicembre 2023, verificandosi quasi quotidianamente”, anche “con utilizzo di armi pesanti”. “L’accesso all’assistenza sanitaria per le comunità che risiedono vicino alle linee del fronte è stato in gran parte limitato – questa la denuncia di Oms – con un aumento del rischio di malattia e morte per le popolazioni che vivono lì e altrove”. “Da febbraio 2022, in media, 200 ambulanze all’anno sono state danneggiate o distrutte dai bombardamenti”.
Jarno Habicht, rappresentante dell’Oms in Ucraina, afferma: “Registriamo più bombardamenti sulle infrastrutture civili rispetto a prima. Stiamo perdendo colleghi: operatori sanitari, infermieri, medici, paramedici”. Secondo i dati dell’Oms, i primi soccorritori e i trasporti sanitari hanno 3 volte più probabilità di subire danni a causa di attacchi rispetto ad altro personale sanitario. “Stiamo assistendo a un palese disprezzo per i principi fondamentali del diritto umanitario. I diffusi attacchi alle infrastrutture dell’Ucraina hanno reso l’accesso all’elettricità, all’acqua e al riscaldamento una priorità urgente. Questa guerra sta colpendo ogni persona in tutta l’Ucraina – compresi gli operatori e gli operatori sanitari – in modi diversi e profondi”, ha osservato Emanuele Bruni, responsabile delle emergenze sanitarie mondiali presso l’Ufficio nazionale.
“Da febbraio 2022, noi dell’Oms abbiamo raggiunto 15 milioni di persone con interventi sanitari a livello nazionale”, ha affermato Habicht. “Inoltre, mentre la guerra continua, sono necessari finanziamenti continui per far fronte ai bisogni umanitari. Siamo grati a tutti i donatori che hanno sostenuto l’Oms e i nostri partner sanitari per tutto questo tempo”. Quindi una sottolineatura: “Il sistema sanitario ucraino continua a dimostrare la sua resilienza e rimane funzionale nelle aree sotto il controllo del governo”.