R.D. Congo: Unicef, “bambini a rischio significativo a causa dell’aumento dell’epidemia di Mpox”

“Migliaia di bambini nella Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi limitrofi corrono un rischio significativo di contrarre il virus Mpox, poiché i casi di una nuova variante, più letale, continuano ad aumentare”. Ad avvertire del rischio è l’Unicef.
Dall’inizio dell’anno, secondo gli ultimi dati disponibili, circa 8.772 bambini hanno contratto la malattia nella R.D. Congo, più della metà dei 15.664 casi totali segnalati nel Paese. In totale sono morte 548 persone, di cui circa 463 erano bambini.
“La nuova epidemia di variante del virus Mpox rappresenta un’ulteriore preoccupante minaccia per i bambini e le famiglie, molti dei quali hanno già dovuto affrontare conflitti e sfollamenti, epidemie di colera e poliomielite e malnutrizione”, ha dichiarato il direttore regionale dell’Unicef per l’Africa occidentale e centrale, Gilles Fagninou. “Le prove indicano che i bambini, soprattutto quelli malnutriti o affetti da altre malattie, sono i più vulnerabili a contrarre e morire a causa di questo ceppo di vaiolo. Proteggerli deve essere la priorità assoluta”.
Il 13 agosto, i Centri africani per il controllo e la prevenzione delle malattie (Africa Cdc) hanno dichiarato l’ondata di Mpox nella R.D. Congo e in altri Paesi africani un’emergenza sanitaria di sicurezza continentale.
A ciò ha fatto seguito l’Oms, che ha dichiarato l’ondata di casi un’emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale (Pheic), con i bambini al di sotto dei 5 anni che corrono il più alto rischio di morte e le donne in gravidanza particolarmente vulnerabili.
Nella R.D. Congo, l’Unicef sta lavorando con il Governo a un piano di preparazione e risposta all’infezione da virus Mpox, con l’obiettivo di salvare vite umane e proteggere i bambini più vulnerabili nelle province del Sud Kivu, Sud Ubangi e Sankuru. Il piano riguarda vari aspetti, come la “comunicazione del rischio e coinvolgimento della comunità”, la “prevenzione e controllo delle infezioni”, l'”assistenza medica e nutrizionale”, il “supporto psicosociale”, l'”analisi integrata dei focolai”, il “coordinamento”.
L’Unicef della R.D. Congo chiede 4.581.000 dollari per potenziare gli interventi in un Paese che già soffre di carenze di fondi per le emergenze legate ad altre epidemie e al conflitto in corso. Un ulteriore milione di dollari è richiesto in Africa occidentale e centrale per gli sforzi di preparazione, coordinamento e risposta a livello regionale.
“L’epidemia di Mpox sta travolgendo un sistema sanitario già indebolito da precedenti epidemie. Senza un’azione immediata e finanziamenti aggiuntivi, le conseguenze per i bambini saranno gravi”, ha aggiunto Fagninou.

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