La Giornata mondiale dell’aiuto umanitario celebra “gli sforzi indispensabili e instancabili degli operatori umanitari in tutto il mondo per salvare vite umane”. A spiegarlo sono l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell e il commissario per la gestione delle crisi, Janez Lenarčič, in occasione della Giornata internazionale che si celebra oggi. L’impegno “disinteressato” di queste persone “a portare sollievo, ma anche speranza, ai più vulnerabili deve essere onorato e protetto”. Per questo l’Ue ha varato la piattaforma Protect Aid Workers, per aiutare gli operatori umanitari locali che sono rimasti vittime di attacchi o altri incidenti durante il servizio. Da febbraio 2024, il meccanismo ha distribuito 25 sovvenzioni agli operatori umanitari bisognosi di supporto, per un valore di oltre 240.000 euro, si legge nella dichiarazione. È infatti il personale nazionale a essere maggiormente a rischio di essere ucciso, rapito o ferito durante il servizio, senza poter contare sulla protezione di grandi organizzazioni internazionali. Le richieste di aiuto provengono dalla Cisgiordania palestinese occupata e da Gaza, dove “il lavoro salvavita della comunità umanitaria fa un’enorme differenza”. E se il 2023 è stato l’anno più mortale mai registrato per gli operatori umanitari, “il 2024 probabilmente seguirà la stessa straziante tendenza”, scrivono ancora i due responsabili politici che diramano anche una sollecitazione a fare di più, anche perché “negli ultimi anni abbiamo assistito a una tendenza devastante da parte di numerosi Stati verso una palese mancanza di rispetto per le norme fondamentali del diritto internazionale umanitario nei conflitti in cui sono coinvolti”. La comunità internazionale deve difenderle. E la Giornata mondiale ne è un promemoria.