“Maria è il segno di come il male viene vinto grazie a Cristo: la morte, apparente vittoria definitiva del male sull’umanità, è stata vinta”. Così mons. Biagio Colaianni, arcivescovo di Campobasso-Bojano, nell’omelia della messa nel giorno dell’Assunta, diffusa oggi, cui è seguita la processione tra le vie dei Sassi, a Matera, dalla chiesa di San Paolo e Pietro al Caveoso. “Nel nostro cammino di vita siamo costantemente tentati dal male, assillati dal male in tutte le sue forme: ce ne rendiamo conto quando ci sono le guerre, quando c’è il terrore che la guerra ci tocchi da vicino, quando vediamo la violenza diffusa, il male di non potersi fidare di nessuno”, ha aggiunto.
Il vescovo ha poi aggiunto che il male esiste ed agisce non soltanto nei luoghi in cui c’è la guerra: “La guerra la viviamo dentro i nostri cuori, nei nostri contesti di vita”. “Per essere certi che questa è la realtà cui apparteniamo e che ci è stata donata da Gesù Cristo dobbiamo sperimentare la salvezza di Cristo nella nostra vita quotidiana, non dobbiamo aspettare la vita eterna: ogni volta che trionfa l’amore, la capacità di misericordia e di fraternità, di attenzione agli altri, di condivisione di bene lì la salvezza, nel nostro piccolo, si attua e il male è vinto”.