La provincia del Centroamerica della Compagnia di Gesù è intervenuta ieri con una nota, a un anno dalla confisca di tutti i beni dell’Università Centroamericana (Uca) con sede a Managua, da parte del regime di Daniel Ortega e Rosario Murillo. Una confisca giudicata “impunita e ingiustificata” che ha riguardato le strutture dell’università, i suoi centri di ricerca, le biblioteche, le collezioni storiche di documenti, i cataloghi di risorse naturali, le proprietà e le risorse finanziarie. Nel comunicato, la Compagnia di Gesù ha espresso solidarietà a tutte le vittime della repressione di Ortega “che aspettano o chiedono giustizia, restituzione di ciò che è stato confiscato e riparazione per i danni causati dall’attuale regime”. Hanno anche chiesto al dittatore Ortega di fermare la repressione e di “smettere di commettere violazioni sistematiche dei diritti umani, liberando i prigionieri politici”.
I Gesuiti del Centroamerica aggiungono che la repressione contro l’Uca e contro tutte le voci dissenzienti dalla dittatura “è stata qualificata come ‘crimine contro l’umanità’ dal Gruppo di esperti sui diritti umani in Nicaragua formato dal Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite”.