Guatemala: vescovi, “non sia boicottato il ricambio nelle supreme Corti di giustizia, oggi allineate con gruppi di potere, reti di corruzione e impunità”

La Conferenza episcopale del Guatemala (Ceg), in una nota che porta la data di ieri e pervenuta al Sir, rivolge un accorato appello perché si favorisca la scelta di persone indipendenti e non legate a “storici” gruppi di interesse e corruzione per le supreme cariche della magistratura del Paese. I vescovi, nel comunicato, affermano di seguire “con interesse e attenzione il lavoro che stanno svolgendo le Commissioni incaricate di selezionare i candidati per ricoprire le cariche di magistrati della Corte suprema di giustizia (Csj) e delle Corti d’Appello della Magistratura, che dovranno essere rinnovate entro 13 ottobre 2024”.
Il rinnovo delle Corti di giustizia “è un mandato costituzionale che deve essere rispettato, come stabilito dall’articolo 208. Qualsiasi manovra o sotterfugio legale che cerchi di impedire il ricambio dei tribunali è incostituzionale, violerebbe la Costituzione politica della Repubblica e disturberebbe la pace sociale. L’azione maliziosa di alcuni commissari interessati a problematizzare il lavoro di queste Commissioni è preoccupante. Ignoriamo lo scopo di queste pratiche, ma è noto che i magistrati dell’attuale Corte suprema di giustizia e i rappresentanti dell’Ordine degli avvocati e notai del Guatemala sono allineati con gruppi di potere e reti di corruzione e impunità interessati a impedire l’elezione e l’integrazione delle nuove Corti suprema e d’Appello”.
Concludono i vescovi: “Esortiamo i commissari indipendenti ad abbandonare le tattiche dilatorie, ad avanzare nello sviluppo del lavoro sostanziale, a rispettare il calendario delle attività e, nei tempi stabiliti dalla legge, a consegnare al Congresso nazionale le liste corrispondenti con i nomi dei professionisti più qualificati proposti come candidati alla guida delle più alte Corti di giustizia del Paese”.

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