Assunta: mons. Solmi (Parma), “continuare a seminare pace, la speranza non muore”

“La pace è dono universale di Dio. L’evidenza drammatica di questi giorni ci sbatte davanti il suo rifiuto, dal piccolo contorno di una casa (quanta violenza, femminicidi…), fino alla guerra tra popoli e alle stragi. Passando sempre dalla persona, sempre attesa dalla scelta tra la via del bene o la via del male”. Così il vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, nell’omelia della messa nella solennità dell’Assunta, celebrata ieri. “È stretto il crinale tra il bene e il male, la pace e la guerra, la speranza e la disperazione. E su quella lama sbattano venti impetuosi, interni a noi e fuori di noi, che ci fanno vacillare sul baratro aperto della morte – ha aggiunto -. Morte inferta e procurata dalle armi, in una complicità vergognosa e interessata dalla quale nessuno può dirsi esente, se non dopo una lucida e onesta valutazione di sé, delle sue parole, delle sue scelte e delle risorse economiche, davanti allo specchio della coscienza, aprendo l’anima al dono pasquale della pace”.
Ricordando la ripresa dei tentativi di negoziati per Gaza e la richiesta del card. Pizzaballa di pregare per la pace, il presule ha evidenziato che la Chiesa di Parma ha accolto la richiesta intensificando la preghiera a Maria. “Maria è madre di un popolo nuovo, nato dalla risurrezione: preghiamo e facciamo di tutto per la pace nella Chiesa e nella nostra città. Ognuno può fare tanto! Alziamo lo sguardo a lei, che è presso Dio: il nostro povero impegno prenderà le ali della speranza e continueremo sempre a seminare pace: la speranza non muore”.

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