“In nome di una presunta autonomia decisionale si stanno operando crimini contro il creato, contro il valore della vita e della dignità della persona. Non rimane altro che un rinnovato impegno di conversione di cambiamento di rotta”: sono le parole di mons. Giovanni Rossi, vicario generale della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, nell’omelia della messa della festa dell’Assunta, celebrata ieri nella cattedrale di Reggio Emilia. Dalla figura di Adamo a quella di Cristo, per arrivare a Maria, dove è possibile leggere in filigrana il cammino di salvezza di ciascuno. “La docilità, l’accoglienza del dono della Parola è il seme della vita eterna nella quale Maria vive assunta in cielo”. Mons. Rossi ha fatto riferimento all’appello per la pace del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, e alla preghiera predisposta, “anche se sono tanti i venti di guerra, perseveriamo nel domandare questo dono al Messia per la sua terra e per ogni terra in cui purtroppo risuonano echi di guerra e di morte. E credo che possiamo allargare questa preghiera alla missione che come credenti siamo chiamati a testimoniare per la salvezza dell’uomo, di ogni uomo fatto a sua immagine e somiglianza”. Nella prima mattina del 15 agosto, il vicario generale aveva guidato a San Michele dei Mucchietti (Sassuolo) l’ultrascolare processione a piedi scalzi che si svolge dal 1856 in adempimento di un voto fatto l’anno prima in occasione di un’epidemia di colera.