“Siamo di fronte – anzi, siamo dentro! – ad un Mistero di infinito Amore che ci coinvolge… Noi contempliamo oggi la Madonna Ss.ma, e ciò che in lei risplende ai nostri occhi e nel nostro cuore è la realizzazione piena di quella salvezza a cui tutti siamo destinati e verso la quale siamo chiamati a camminare”. Lo ha sottolineato ieri mons. Edoardo Aldo Cerrato, vescovo di Ivrea, nella celebrazione eucaristica che ha presieduto in cattedrale per la solennità dell’Assunzione di Maria.
“La meta da lei raggiunta – ha spiegato il presule – è la stessa verso cui anche noi siamo incamminati: nulla di noi – nessun palpito del nostro, nessun gesto compiuto dal nostro corpo, nessun pensiero della nostra mente avrebbero pieno significato se questa meta non ci fosse!”. “La vita cristiana – ha proseguito – è una vita mistica, dove ‘mistica’ vuol dire che la carne umana – cioè la nostra persona, con la sua debolezza creaturale, è innalzata e resa partecipe della vita stessa di Dio, e destinata, come quella di Maria, ad entrare pienamente – spirito e carne, anima e corpo – nella gloria celeste”. Dopo aver evidenziato che “Dio è presente dentro la storia; non in un eden dove sono assenti sofferenza, tensioni, problemi e conflitti, ma in un campo dove la salvezza, la novità che irrompe, rende nuova ogni cosa: anche il dolore e la fatica”, mons. Cerrato ha affermato che “il nostro pensiero va oggi con affetto e venerazione alla Terra Santa”. E ha dato lettura dell’appello che il patriarca di Gerusalemme dei Latini, il card. Pierbattista Pizzaballa, ha rivolto perché ieri si pregasse per la pace in Terra Santa. “Carissimi fratelli e sorelle, fra poco innalzeremo alla Vergine Assunta in Cielo la nostra supplica in comunione con i nostri fratelli di fede che nella Terra del Signore soffrono: ora per la guerra in atto, e in ogni tempo per le tristi condizioni in cui sono costretti a vivere”, ha concluso il vescovo: “La Vergine Santa ci esaudisca e interceda presso il Trono di Dio!”.