Lussemburgo: sottratti 61 milioni di euro dai conti della Caritas. Card. Hollerich profondamente indignato, “si faccia chiarezza”

“Profonda indignazione”: questo è il sentimento espresso dall’arcivescovo di Lussemburgo, card. Jean- Claude Hollerich, per la situazione che nelle scorse settimane è emersa in seno alla Fondazione Caritas Luxembourg e all’associazione Caritas Accueil et Solidarité: 61 milioni di euro sarebbero stati “sottratti in modo fraudolento” dai conti dell’ente che, oltre a distribuire aiuti di vario genere, dà lavoro a 500 persone. Lo stesso consiglio di amministrazione della Caritas il 16 luglio scorso aveva annunciato di aver sporto denuncia per appropriazione indebita, dichiarando la propria disponibilità a collaborare nelle indagini. Il 28 luglio è stato costituito un comitato di crisi con “il potere e l’agilità di prendere le decisioni necessarie al fine di ripristinare la fiducia dei donatori, del pubblico in generale e delle autorità pubbliche nei confronti dei due enti”, diceva una nota apparsa sul sito della Caritas. A presiedere il comitato di 5 persone, Christian Billon, consulente economico ed ex revisore dei conti. Ieri, 12 agosto, l’arcivescovo Hollerich ha incontrato il comitato per essere informato sulle indagini in corso e “sulle azioni intraprese nel frattempo per chiarire la situazione e sui passi futuri previsti”. Da parte del cardinale l’incoraggiamento “a sostenere il più possibile le autorità giudiziarie per fare piena luce su questa questione”, spiegava un comunicato diffuso in serata. “Sono grato per l’ottimo lavoro svolto dai nostri colleghi sul campo in passato. Spetta ora al comitato di crisi riunire tutti i presupposti necessari per una rinnovata fiducia”, ha dichiarato il card. Hollerich. Secondo fonti stampa, il denaro sarebbe stato dirottato su conti bancari in Spagna, tra febbraio e luglio. Ancora nessuna indiscrezione sull’artefice delle operazioni finanziarie. La Caritas ha assicurato che nel breve termine non sospenderà nessuna delle sue attività di sostegno ai più poveri.

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