Assunta: Matera-Irsina, al via stasera nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo al Caveoso, nel cuore dei Sassi, le celebrazioni per la festa

(Foto diocesi di Matera-Irsina)

Inizieranno stasera nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo al Caveoso, nel cuore dei Sassi di Matera, le celebrazioni per la festa dell’Assunzione di Maria al cielo. Ad illustrare il programma di quest’anno, con un messaggio rivolto ai fedeli, è don Pasquale Giordano, Vicario Episcopale per la nuova Evangelizzazione e la Catechesi ed attuale amministratore della parrocchia dei Ss. Pietro e Paolo al Caveoso, la più antica della città, divenuta negli anni il cuore delle celebrazioni nella Diocesi di Matera-Irsina, grazie anche all’opera del compianto Don Cosimo Papapietro: “Come Gesù, anche sua madre, ha concluso il suo cammino terreno ed è stata introdotta nella vita eterna, in anima e corpo. A Gerusalemme è possibile visitare quella che la tradizione millenaria e ininterrotta ha identificato con la tomba di Maria. Questa, come il Santo Sepolcro, è vuota perché Maria è stata risuscitata e innalzata alla gloria del paradiso”.
“Maria è il primo frutto della redenzione dalla morte operata dal sacrificio di suo figlio, Gesù, vero Dio e vero uomo. I credenti guardano a Maria come alla stella del mattino che annuncia il sorgere del Sole e l’inizio del giorno ultimo senza tramonto: Maria è il segno certo che Dio non ci abbandona nelle tenebre ma ci solleva per stare sempre insieme a Lui nella gloria dei Santi”. Questo messaggio, che è il cuore del Vangelo, sarà declinato in momenti celebrativi liturgici e di catechesi. Accompagnerà la comunità credente in questo cammino l’iconografa Marisa Contu il 13 agosto, don Gianpaolo Grieco il 14 agosto.
Il culmine della festa sarà la celebrazione eucaristica del 15 agosto presieduta da mons. Biagio Colaianni, arcivescovo metropolita di Campobasso-Boiano, cui seguirà la tradizionale processione.
La processione con la statua di Maria Assunta percorrerà le vie dei Sassi muovendo da piazza San Pietro Caveoso lungo via Madonna delle Virtù fino alla chiesa di Madonna delle Virtù La Nova per poi far ritorno, lungo lo stesso tragitto, alla chiesa di San Pietro Caveoso.

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