Ucraina: Save the Children, “sofferenza delle famiglie non cesserà finché le esplosioni continueranno su città e villaggi”

“Sono passati 900 giorni dall’inizio dell’escalation della guerra in Ucraina e quotidianamente abbiamo visto un bambino ucciso o ferito. Alla fine del 2023, gli innumerevoli attacchi aerei e i bombardamenti sembravano aver allentato la presa sui bambini e si è registrata una diminuzione delle vittime tra i minori, seppur per un breve periodo. Quest’anno, la violenza si è ripresa con maggiore intensità, e missili, droni e bombe hanno mietuto tra i bambini giorno dopo giorno. La sofferenza delle famiglie non cesserà finché le esplosioni continueranno ad aumentare nelle città e nei villaggi popolati in tutta il Paese. Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere i bambini, le loro case e le loro scuole dalla devastazione di questa guerra”. Lo ha dichiarato Stephane Moissaing, vicedirettore nazionale di Save the Children in Ucraina.
L’organizzazione chiede a tutte le parti di “rispettare gli obblighi del diritto internazionale umanitario e i diritti umani e di astenersi dall’utilizzare armi esplosive che hanno gravi impatti in aree popolate. I civili e le infrastrutture civili, in particolare quelle frequentate dai bambini come case, scuole e ospedali, devono essere protette dagli attacchi in ogni momento”.
Save the Children sta lavorando a stretto contatto con più partner per fornire cibo e acqua, denaro e spazi sicuri, “per garantire che i bambini e le famiglie colpiti da questa crisi abbiano il supporto di cui hanno bisogno”.

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