Olimpiadi 2024: Pallavicini (Coreis), “all’inaugurazione una scena di cattivo gusto”. “I simboli religiosi vengano tutti rispettati”

“Gli autori dell’inaugurazione delle Olimpiadi a Parigi hanno voluto promuovere una scena di cattivo gusto per irridere una rappresentazione sacra della tradizione religiosa cristiana come l’ultima cena quando Gesù partecipa alla comunione spirituale con i suoi discepoli ispirando l’eredità di un simbolo rituale straordinario in una ultima riunione benedetta davanti ad una tavola imbandita”. Lo ha scritto Yahya Pallavicini, imam della moschea centrale al-Wahid di Milano e vicepresidente della Comunità religiosa islamica italiana (Coreis), in un contributo pubblicato sul sito web del Centro studi metafisici.
Riferendosi all’Ultima Cena, Pallavicini sottolinea che “per chi crede nella religione, si tratta di un ultimo saluto ma anche di una metamorfosi della comunicazione che dalla Tavola imbandita dell’ultima cena non cesserà di dissetare le vocazioni dei credenti nel Cristo”. “Gli autori dell’avanspettacolo delle Olimpiadi nella laicissima Ville Lumière – prosegue – ci diranno che sono all’oscuro di questa esegesi o che sono soprattutto insensibili a queste meditazioni oppure rivendicheranno il loro diritto alla libertà di una espressione innovativa e alternativa o la loro autonomia professionale di emancipare lo spettacolo dalla mentalità religiosa e dalla grammatica del sacro. Sono disonesti e noi non ci rivolgiamo a loro”. “Ci rivolgiamo alle autorità delle Olimpiadi e, soprattutto, ai fratelli e alle sorelle del Cristianesimo cattolico e ortodosso nel mondo”, continua: “Dopo Parigi toccherà a Milano e a Cortina nel 2026 ospitare le Olimpiadi invernali. Come imam Coreis della moschea centrale di Milano chiedo che il Comitato Interfedi possa essere interpellato con urgenza per sostenere il rispetto del messaggio di pace universale con le concrete interruzioni dei conflitti in ogni regione del mondo ed evitare qualsiasi sciocco boicottaggio nei confronti delle identità nazionali d’origine di tutti gli atleti”. “Parallelamente, chiedo che i simboli religiosi vengano tutti rispettati, non vilipesi, non ostentati, non abusati per una concorrenza sleale o per una strumentalizzazione pesudopolitica e nazionalista e non siano mai neppure oggetto dello scherno di artisti che, in nome dello spettacolo e del relativismo delle differenze, vogliono provocare l’esclusione della educazione religiosa di ogni autentica identità di fede”. “Come Coreis – aggiunge il vicepresidente – rinnoviamo la nostra adesione anche al comunicato del Muslim Council of Elders, il Consiglio dei Saggi Musulmani presieduto dal grande imam Ahmad al-Tayeb che ‘condanna fermamente la performance della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, che ha insultato in modo palese Gesù Cristo (pace su di lui) e la dignità della profezia. Questo atto vergognoso ha mostrato una completa mancanza di rispetto per la fede di ogni religioso e per gli alti valori morali che sono cari ai credenti. Il Consiglio rifiuta categoricamente ogni tentativo di denigrare i simboli, le credenze e le figure sacre religiose”. “Numerosi musulmani in Oriente e in Occidente – osserva – ci hanno chiesto come mai i cristiani non reagiscono e non esprimono dissenso nei confronti di queste grandi campagne di volgarizzazione della religione”. Il contributo pubblicato – conclude Pallavicini – “ha l’intenzione di sostenere anche la loro sensibilità, coerenza e coraggio di fede senza mai scadere nel formalismo bigotto o nel puritanesimo culturale e, tantomeno, mai giustificare la propaganda priva di fondamento dei talebani o dei tradizionalisti che hanno entrambi tradito l’obbedienza all’umiltà nella religione”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori