Durante la conferenza stampa finale del pellegrinaggio dei ministranti a Roma, organizzato per la tredicesima volta dall’organizzazione mondiale dei ministranti, il Cim, il vescovo dei giovani tedeschi, mons. Johannes Wübbe ha sottolineato: “Una grande festa della fede! Questo pellegrinaggio ha aperto una prospettiva ai giovani che hanno potuto sperimentare a Roma: nonostante tutte le crisi della Chiesa, vale la pena vivere per la fede. Questi giovani si caratterizzano per il loro umore gioioso, il loro forte impegno di solidarietà e il loro interesse a parlare di Dio e del mondo. Per me sono davvero un segno di speranza per la nostra Chiesa. Credo fermamente che Papa Francesco sia rimasto impressionato quanto me. Abbiamo potuto sentire in questi giorni che fa affidamento sulle giovani generazioni per far rivivere la Chiesa”. Anche il segretario generale del Cim – Coetus Internationalis Ministrantium – Tobias Knell, è rimasto colpito dai chierichetti e dalle chierichette. “I giovani sono arrivati a Roma da circa 20 Paesi: per quanto diversi siano, sono uniti da un comune impegno per la loro fede. Che tanti giovani siano entusiasti della loro fede è stato evidente durante l’udienza in piazza San Pietro. Il pellegrinaggio dei chierichetti è uno dei più grandi eventi di pastorale giovanile della chiesa in Germania. Il nostro compito come Chiesa è accompagnare, incoraggiare e rafforzare i chierichetti nel loro cammino”. Il cardinale Jean-Claude Hollerich, arcivescovo di Lussemburgo, presidente del Cim, ha tratto una conclusione positiva: “È impressionante che così tanti giovani si siano recati nella Città eterna per celebrare insieme la fede. Ad ogni angolo della città si vedevano chierichetti e chierichette scambiarsi i segni dei pellegrini ed esplorare la città. All’udienza speciale con Papa Francesco hanno partecipato 70mila giovani. Il senso di comunità e l’incontro con il Santo Padre li hanno rafforzati nel loro servizio e sono sicuro che porteranno con sé il loro entusiasmo nelle comunità”.