I 35 bambini che Fondazione Soleterre stava curando all’Ospedale Okhmatdyt, a Kiev, sono stati tutti evacuati in altre strutture sanitarie e d’accoglienza. La mancanza di acqua ed elettricità per tenere in funzione i macchinari ha rischiato di compromettere la loro salute. Ma già da ieri sera hanno potuto continuare i loro trattamenti in altre strutture, seguiti e accompagnati dallo staff psicologico di Soleterre.
“Siamo dentro l’ospedale dove sono in corso i lavori di soccorso e messa in sicurezza. Ci sono calcinacci e pezzi di vetro che cadono dalla facciata e dal poco che rimane della struttura distrutta dal missile. C’è molta polvere e confusione e tutti si stanno attivando per pulire l’area, sgomberare gli edifici e rimuovere le macerie”, racconta dal campo Gioele Scavuzzo, capo missione di Soleterre in Ucraina.
Okhmatdyt è il più grande ospedale pediatrico dell’Ucraina, dove ogni anno vengono curati oltre 20mila bambini provenienti da tutto il Paese. Ieri mattina il missile l’ha completamente distrutto, colpendo 10 reparti chirurgici, 5 reparti di oncologia, 2 unità di terapia intensiva, diverse unità operative e i reparti di radiologia e radioterapia, una parte del laboratorio di oncologia ed ematologia (l’unico presente in Ucraina).
Su 670 pazienti presenti ieri in ospedale, sono 600 i bambini già evacuati e che continuano le cure in altre strutture, mentre gli altri 70 sono stati dimessi.