Un vertice al femminile che richiamerà a Roma le massime esperte in sanità, direttrici generali delle varie Asl italiane, rappresentanti delle istituzioni, medici, docenti universitari. Previsto l’intervento del ministro della Salute Orazio Schillaci. Si tratta della quarta “Convention delle Donne protagoniste in sanità”, che si terrà dal 10 all’11 luglio nella sede dell’Asl Roma 1 in Borgo Santo Spirito 3, è stato scelto come titolo “Innovazione e nuovi modelli organizzativi”.
Ad aprire i lavori, parlando di innovazione e digitale, percorsi e obiettivi per disegnare il futuro della salute in generale e quella delle donne in particolare, sarà Monica Calamai, direttrice generale dell’Ausl Ferrara e coordinatrice della community “Donne protagoniste in sanità”.
Tra gli altri, interverranno Barbara Funari, assessore alle Politiche sociale e salute del Comune di Roma; Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario dell’Asl Roma 1; Nathan Levialdi Ghiron, rettore dell’Università Tor Vergata; Antonella Polimeni, rettrice dell’Università La Sapienza; Laura Ramacciotti, rettrice dell’Università di Ferrara. Nella due giorni si terranno tavole rotonde e focus su innovazione e ricerca, innovazione e spesa sanitaria. Obiettivo, si legge in una nota, “comprendere come l’innovazione possa essere un motore per la qualità delle cure e l’accesso ai servizi sanitari ma anche per rendere i sistemi sanitari più efficienti e sostenibili dal punto di vista economico”. Spazio a confronti su intelligenza artificiale e open data, nuovi farmaci innovativi, innovazione in chirurgia, strumenti e soluzioni per superare il gender gap. Verrà assegnato il Premio “Protagoniste in sanità”, due le sfide: bilancio di genere, certificazione di parità di genere, gender equality plan; percorsi di salute della donna con l’ausilio del digitale.
“Alla rivoluzione tecnologica, che stiamo vivendo in sanità, deve corrispondere una rivoluzione organizzativa – spiega Calamai -. La tecnologia sta cambiando gli schemi organizzativi ed i professionisti devono farsi trovare pronti ad affrontare questi nuovi tipi di percorsi”.