Il Sud Sudan celebra il tredicesimo anniversario di indipendenza in un contesto di crisi umanitaria devastante. Il 9 luglio 2011, il Sud Sudan ha raggiunto l’indipendenza, diventando la nazione più giovane del mondo. Tuttavia, “il Paese si trova ancora intrappolato in una spirale di conflitti interni, disastri climatici e una drammatica emergenza umanitaria. E mentre il Paese si prepara per le sue prime elezioni previste per dicembre, le sfide restano immense”. È la panoramica tracciata da Amref, che ricorda il nuovo conflitto scoppiato nel 2013 tra i leader del Paese. Nonostante un accordo di pace firmato nel 2018, il percorso verso la stabilità è stato costellato di ritardi e rinnovate violenze. A luglio 2023, il numero di sfollati interni aveva raggiunto i 2,3 milioni, una crisi esacerbata dalle inondazioni che hanno devastato vaste aree del Paese. Questa instabilità ha aggravato una già critica situazione umanitaria. Si stima che 7,1 milioni di persone affrontano una grave insicurezza alimentare, con il 60% della popolazione che non ha accesso all’acqua potabile sicura. I servizi sanitari sono scarsi e dipendono principalmente dalle Ong e dai finanziamenti internazionali, che stanno diminuendo a causa delle emergenze globali più recenti. “Se entri nella mia capanna, vedrai che non c’è niente da mangiare”, dice una donna sudsudanese, Adhieu Manyual Ater: “L’acqua ha portato via tutto. Abbiamo rinunciato all’agricoltura perché sappiamo che le inondazioni torneranno e distruggeranno tutto. Le strade diventano impraticabili e i villaggi rimangono isolati”.
“Il governo non ha risorse”, spiega Johnson Machar Marol, funzionario del Dipartimento della Sanità della contea di Tonj South. “Quando arrivano i medicinali, finiscono in meno di una settimana”. In alcuni distretti “non ci sono strade né rete telefonica per chiedere aiuto”. Secondo USAid, un bambino su 10 muore prima di compiere cinque anni. “Ci sono molti bambini malnutriti che dipendono dal programma nutrizionale in questo momento”, spiega Angelo Tek Chol, direttore medico della contea di Tonj East. “Da febbraio 2024, oltre 38.500 pazienti sono stati visitati e trattati per malattie come malaria, diarrea e polmonite e oltre 1.000 bambini sono stati ammessi al programma di supporto nutrizionale e terapeutico”.