Il Monastero di Sant’Erasmo è tra le 110 buone pratiche presentate a Trieste in occasione della 50ª Settimana sociale.
L’albergo diffuso di Veroli nasce dal recupero di un antico monastero benedettino del VI secolo che, grazie al contributo diretto della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e all’impegno della Cooperativa Diaconia, oggi è una realtà affermata che ospita viaggiatori da tutto il mondo. È considerato tra le buone pratiche perché è un esempio di cura e rinascita di un bene pubblico. Il Monastero è uno spazio aperto a iniziative di inclusione sociale nel solco della visione di Papa Francesco sull’ “Economy of Francesco” ovvero con un approccio all’economia che metta al centro la dignità umana, la giustizia sociale e la cura del creato. Oggi il bene è gestito dalla cooperativa agricola Monte Nebo, che si occupa anche della Fattoria Vetuscolana, la fattoria sociale di Ceccano che, per le sue attività, impiega persone fragili all’interno del Villaggio dell’Amicizia. Due progetti che hanno rafforzato i legami sociali nelle comunità locali. Il Monastero è stato protagonista dell’incontro “Turismo, arte e promozione dei territori” durante la Settimana sociale di Trieste.
“Da queste giornate qui a Trieste portiamo a casa il confronto e la conoscenza di tante realtà diocesane in giro per l’Italia che, come noi, creano valore per i territori coinvolgendo chi di solito è escluso – spiega Pietro Di Alessandri, responsabile del Monastero di Sant’Erasmo -. E lo fanno attraverso l’ospitalità turistica, lo sport, l’agricoltura, la ristorazione, l’istruzione e la creazione di prodotti e servizi innovativi e sostenibili. Un modo che spesso è invisibile e che, grazie alla Settimana sociale, è emerso e ha dimostrato di essere il cuore della nostra democrazia. L’obiettivo dopo questa esperienza è quello di contribuire alla nascita di una rete stabile delle buone pratiche nelle diocesi italiane, in modo da condividere idee, progetti e azioni in grado di creare benessere e inclusione. Un ringraziamento va alla diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, alla cooperativa Diaconia e a Confcooperative che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno alle nostre attività”.
Alla Settimana sociale ha preso parte anche una delegazione della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino, composta dal direttore della Caritas diocesana Marco Toti e da Andrea Crescenzi, responsabile della Pastorale giovanile della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino.