Panama: vescovi, “nuovo presidente e Parlamento affrontino la piaga della corruzione”, ricostruire la pace sociale

(Foto Cep)

La Conferenza episcopale di Panama (Cep) chiede “a tutti i cattolici panamensi di rimanere uniti nella preghiera” per i nuovi governanti, auspicando che la loro amministrazione sia sempre orientata a “rafforzare l’istituzionalità, la governabilità nazionale, così come il bene comune e il rispetto dei diritti umani di tutti e dell’ambiente”. Lo si legge nel messaggio diffuso a conclusione dell’assemblea plenaria della Cep, che si è tenuta la scorsa settimana, subito dopo l’insediamento del presidente della Repubblica, José Raúl Mulino, e della nuova Assemblea nazionale. I vescovi, nel messaggio, ringraziano Dio per la pace e la democrazia in questo Paese, “anche se imperfetta”. E ribadiscono che una delle maggiori preoccupazioni del Paese è la corruzione, che “distrugge la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”. Perciò, invitano le autorità a rafforzare le misure per sconfiggere questo nemico, e a utilizzare le risorse statali in modo onesto, trasparente ed efficiente, in modo da beneficiare tutti i cittadini, soprattutto quelli più bisognosi.
Viene chiesto, inoltre, a tutto il popolo panamense di essere pronto con coraggio e speranza a ricostruire la pace sociale, il rispetto per gli altri e la solidarietà fraterna. In particolare, la Conferenza episcopale chiede di affrontare problemi urgenti come il Fondo di sicurezza sociale, l’acqua e l’ambiente. A questi si aggiungono altri problemi come l’aumento della violenza e della criminalità organizzata, la disoccupazione e l’emergenza casa, la sicurezza giuridica per gli agricoltori e la condizione dei migranti.

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