Settimana sociale: Carfora (preside a Caivano), “tutti ci dobbiamo sentire un pò periferie”

(Trieste) “Tutti ci dobbiamo sentire un pò periferie”. E’ l’appello lanciato da Trieste da Eugenia Carfora, preside dell’Istituto superiore Itis Francesco Morano di Caivano, a pochi chilometri da Napoli. “Quando sono arrivata a Caivano, 17 anni fa – ha raccontato dal palco di una delle “piazze della democrazia”, dedicata alle periferie – c’era disordine, ma la cosa più bella che ha incontrato sono gli occhi dei ragazzi. Non ho pensato a come fare, ho fatto, sono stata con loro. Ho pensato: non solo non me ne vado, ma farà di tutto perché questi ragazzi abbiano voce. Oggi la scuola è molto bella: non mi preoccupa quello che ho raggiunto, mi preoccupa il domani”. “Quello che colpisce della periferia è il silenzio”, ha detto Carfora: “c’è sempre qualcuno che ha la bacchetta magica, la presenza dell’altro Stato”. A volte, ha denunciato la preside, posti come Caivano vengono “utilizzati come palcoscenico, e i ragazzi capiscono di essere utilizzati. Non volevo diventare un modello: nelle periferie non si va ad insegnare, ma ad apprendere. Ho cercato di far capire ai ragazzi che sono le regole che cambieranno la loro vita. Non c’è centro senza periferia: i ragazzi delle periferie hanno più ingegno, nascono già adulti, perché loro la bellezza se la devono andare a cerare. Non vengono a scuola non perché non vogliono, ma perché devono risolvere i problemi della famiglia. E la scuola deve arrivare prima dell’altro Stato”.

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