(Trieste) “La dottrina sociale della Chiesa ha soltanto un centro, la persona, che unisce lo spirituale e il sociale. Guai a pensare a queste due dimensioni come distinte o addirittura indipendenti”. Lo ha ribadito il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, in una dichiarazione rilasciata al Centro congressi di Trieste, nella penultima giornata della Settimana sociale, che si concluderà domani con la presenza del Papa. La dottrina sociale della Chiesa comprende “tutti i temi che sono cari alla Chiesa, a partire dalla difesa della persona dall’inizio alla fine, sempre”, ha proseguito. “Se c’è una cosa così bella che si vede in questi giorni è il gusto delle persone di dono, di gratuità, di impegno, di stare insieme per dare la vita all’altro”, ha rivelato Zuppi: “Non c’è vittimismo, c’è tanta gioia, voglia di fare e gusto di averlo fatto: questa è la Chiesa, spirituale e sociale”. Il presidente della Cei ha poi definito quelle del presidente di Mattarella, all’apertura dei lavori, “parole di grandissima saggezza: di piccino qui c’è poco, ci sono molte cose utili e quindi grandi. L’intervento del nostro capo dello Stato raccoglieva tanta sapienza di quella democrazia che la generazione dei padri costituenti e quella di coloro che hanno vissuto la guerra ci hanno affidato: la democrazia non è qualcosa di conquiestato una volta per tutte, e quindi richiede tanto impegno”. “Domani la presenza di Papa Francesco sarà molto importante per noi: il centro di tutto è il Signore Gesù e la sua presenza sull’altare e nel sociale”, ha concluso Zuppi.