È stato pubblicato sul sito www.ildialogo.org l’appello della XXIII Giornata ecumenica del dialogo cristiano-islamico “Una pace giusta per tutti i popoli”, un’iniziativa ideata dopo l’11 settembre 2001 per contrastare il rischio di islamofobia sorto in seguito all’attentato alle Torri gemelle. Nel ricordo di Giovanni Sarubbi, tra i promotori della Giornata, si denuncia “l’uso ideologico delle religioni nei conflitti: chi crede in Dio non può accettare la follia della guerra”. L’appello prosegue: “Come credenti nell’Unico Dio siamo chiamati e chiamate a essere promotori e promotrici di pace, una pace coniugata con la giustizia. Una pace per tutti e tutte coloro che vogliono vivere nel rispetto degli altri e delle altre, contro ogni forma di neocolonialismo, suprematismo o razzismo”. I promotori chiedono il disarmo nucleare globale, la risoluzione non violenta dei conflitti, la decolonizzazione dei rapporti politici, economici e culturali, il contrasto a ogni forma di omofobia, xenofobia, antisemitismo, islamofobia. Ricordano “le folle di giovani che in questi mesi di tragica carneficina continuano a manifestare contro tutte le guerre”, e le persone che nelle situazioni di conflitto “rifiutano di imbracciare le armi e di sostenere le guerre, e mostrano che è possibile vivere insieme tra diversi e diverse e operare congiuntamente per la pace”. L’appello si conclude con l’invito a “tutte le persone di buona volontà a organizzare iniziative di dialogo in tutta Italia per dire ancora una volta ‘no alla guerra’ e per costruire concretamente la vera pace”.