“La nostra missione ci fa stare dalla parte dei bambini: ciò significa farci piccoli per coltivare la speranza, l’arte della cura e del bene. Solo così possiamo mettere al centro delle nostre attività ogni vita preziosa che bussa alla porta dei nostri Centri”: la presidente del “La Nostra Famiglia”, Luisa Minoli, introduce il Bilancio di Missione dell’Associazione, che ripercorre un anno di riabilitazione e ricerca scientifica per offrire la cura migliore ai bambini con disabilità e alle loro famiglie.
Per quanto riguarda l’attività riabilitativa, nelle 28 sedi dell’Associazione presenti in sei regioni italiane (Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Campania e Puglia) nel 2023 sono state accolte 25.103 persone, soprattutto bambini e ragazzi con disabilità congenite o acquisite, mentre sono stati 3.734 i piccoli e i giovani ricoverati presso i reparti ospedalieri per malattie neurologiche e neuromotorie, per disturbi cognitivi o neuropsicologici, per disturbi emozionali o psicosi infantili, oppure perché hanno perso funzioni e competenze in seguito a traumi cerebrali o a patologie del sistema nervoso centrale.
“Ogni giorno 2mila 318 operatori e operatrici condividono i percorsi di vita di molte famiglie, con una netta prevalenza di personale femminile”, commenta il direttore generale della Nostra Famiglia, Marcello Belotti: “Sono infatti 1.808 le donne impegnate nella sfida alle malattie del neurosviluppo ad alto impatto nei bambini, che rispondono ai bisogni di salute dei più piccoli con la cura, la ricerca e la riabilitazione”.
La ricerca nel 2023 ha visto realizzati 107 progetti, i cui risultati sono stati oggetto di 137 pubblicazioni su riviste indicizzate, con una partecipazione dell’Istituto scientifico Eugenio Medea alle maggiori reti internazionali. Tra i ricercatori, numerose sono le donne protagoniste di studi nel campo delle patologie neurologiche e neuropsichiche dell’infanzia a dell’adolescenza.
In particolare, un gruppo di ricerca del Polo friulano, guidato dalla psicologa Barbara Tomasino, pubblica su “Brain Communications” un lavoro sull’effetto positivo della riserva cognitiva nei tumori cerebrali mentre presso il Polo lombardo la psicologa Valentina Riva partecipa ad un progetto internazionale su 500 bambini volto a studiare le differenze di genere e gli indicatori dell’autismo già nei primi mesi di vita. La fisiatra del Polo veneto Gabriella Paparella prosegue il suo impegno negli studi sulle malattie rare e pubblica su “Frontiers in Neurology” una ricerca che riporta i miglioramenti della riabilitazione intensiva negli adulti e nei bambini con Atassia di Friedreich e in Puglia la neuropsichiatra infantile Isabella Fanizza partecipa ad un progetto Pnrr volto a studiare soluzioni digitali innovative per aiutare i giovani che soffrono di isolamento sociale.
La raccolta fondi
I donatori continuano a dimostrare sostegno ai progetti e alle attività dell’Associazione. Ne sono una testimonianza gli oltre 2 milioni e 100mila euro raccolti nel 2023 raccolti grazie alla generosità di aziende, persone fisiche, enti e fondazioni private.