100 attivisti italiani partiranno per Kyiv mercoledì 10 luglio per una nuova missione (l’undicesima) del Mean, il Movimento europeo di azione nonviolenta. Giovedì 11 luglio, in piazza Majdan il gruppo incontrerà le associazioni Scout per un momento di raccoglimento davanti alle bandierine ucraine messe sulla piazza in onore delle migliaia di persone morte in guerra. Alle 18, in piazza Santa Sophia, si terrà una preghiera universale interreligiosa, in collegamento con numerose piazze italiane. Venerdì 12 luglio, l’appuntamento è al Palazzo di Ottobre dove si svolgerà l’Assemblea dal titolo “Il futuro dell’Europa passa per l’Ucraina” che prevede una serie di tavoli di lavoro e discussione su vari temi. Un tavolo è dedicato ai “corpi civili di pace europei”, proposta che è al centro della missione Mean. “Il Mean – si legge in un comunicato diffuso oggi per presentare l’iniziativa – ritiene che la resistenza all’invasione si annoveri tra i diritti di un popolo invaso ma che sia necessario mettere in campo un protagonismo della società civile per prevenire, contrastare e uscire dai conflitti armati”. Il Mean ricorda che il Parlamento europeo nel 2001 aveva ribadito la necessità di istituire un Corpo di pace civile europeo con “l’obiettivo di coordinare a livello dell’Ue la formazione e il dispiegamento di specialisti civili per mettere in atto misure pratiche per la pace”. “I Corpi civili di pace europei – affermano i volontari del Mean – nascono proprio da questa necessità, non delegare la costruzione della pace a nessun governo, mettere in campo un protagonismo civile delle persone comuni nella costruzione della Pace. Far sì che chiedere a gran voce la pace per l’Ucraina corrisponda alla costruzione di una pace vera e giusta”.
Ai lavori assembleari di Kyiv, si parlerà anche di “guerra, pace e verità” con uno sguardo al difficile processo di riconciliazione; di “parole della pace” con un confronto su proposte concrete; di “circoli di amicizia interconfessionali europei” per sondare il contributo del dialogo ecumenico e interreligioso; e di “traumi di guerra” con il contributo di esperti coordinati moderati da Francesco Colizzi, psichiatra e psicoterapeuta, responsabile dell’associazione nazionale Aifo (Associazione italiana amici di Raoul Follereau). A questa missione del Mean hanno aderito: Azione cattolica italiana, Masci, Movi, Base Italia, Vita, Rete Sale della Terra, Fondazione Gariwo, Comunità Progetto Sud, Reti della Carità, Anci regionali.