Specola vaticana: Arizona, il principale telescopio viene trasformato in un telescopio robotizzato

Foto Specola Vaticana

Il principale telescopio vaticano viene trasformato in un telescopio robotizzato, completamente automatico. Si tratta del telescopio a tecnologia avanzata del Vaticano (Vatt), situato sul monte Graham in Arizona (Usa), che è stato dotato di un nuovo sistema di controllo automatizzato realizzato da ProjectSoft Hk, un’azienda di ingegneria di Hradec Kralove, nella Repubblica ceca. L’installazione del sistema si è conclusa ieri rispettando tempi e budget. La conclusione dell’installazione ha segnato l’inizio di una fase di test, di formazione e “di controllo” del sistema (attualmente in corso) che coinvolge i membri della comunità della Specola Vaticana e il personale dell’Università dell’Arizona. Il sistema di controllo automatizzato è stato chiamato “Don” in onore di Donald M. Alstadt (1921-2007), ex presidente e amministratore delegato della Lord Corporation. “Don” è stato realizzato grazie a una sovvenzione della fondazione caritatevole Thomas Lord e da una donazione della signora Judith Alstadt in onore del marito.
“Don” è in grado di seguire gli oggetti celesti per 20 minuti con un’eccellente precisione senza guida. Padre Paul Gabor, vicedirettore della Specola Vaticana in Arizona, afferma: “È davvero emozionante”. “Don” controllerà anche numerosi sistemi di supporto: una stazione meteorologica, la cupola del telescopio e gli otturatori a fenditura della cupola, il sistema di olio per i cuscinetti idraulici della montatura, il sistema di raffreddamento dello specchio primario del Vatt e altro ancora. Inoltre offrirà diverse modalità operative: la più semplice, la “modalità tradizionale”. L’astronomo che si trova sul posto lo farà funzionare, ma non ci sarà bisogno di andare in giro ad accendere e spegnere manualmente ogni sottosistema del telescopio; inoltre, ci sarà meno tempo per allineare e mettere a fuoco le ottiche del telescopio e per puntare gli oggetti nel cielo.
Il passo successivo è la “modalità remota”, che consentirà agli astronomi che utilizzano il telescopio di lavorare dalle loro sedi, senza la necessità di essere sul posto. Il personale della Specola potrà persino controllare il Vatt in Arizona dalla sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo, a sud di Roma. Nella più sofisticata “modalità pianificata”, “Don” eseguirà una sequenza di istruzioni preparate da un astronomo, facendo funzionare il Vatt senza il diretto monitoraggio e controllo umano. La fase di collaudo sta procedendo a pieno ritmo.

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