“Come vescovi della Chiesa cattolica presenti in Messico, ci siamo congratulati con la presidente eletta Claudia Sheinbaum Pardo e con coloro che sono stati eletti alle cariche popolari. Non possiamo non menzionare il fatto storico di avere per la prima volta una donna a capo del potere esecutivo, riconoscendo il contributo che le donne possono dare alla società a modo loro”. Lo scrive la Conferenza episcopale messicana, in un comunicato diffuso un mese dopo le elezioni presidenziali”. Al tempo stesso, i vescovi rivolgono ai nuovi governanti “un rispettoso appello affinché orientino le loro decisioni e le loro prime azioni verso la costruzione dell’unità nazionale, l’inclusione di tutti nel progetto nazionale democratico che abbiamo da decenni, verso il rafforzamento e l’autonomia dei tre rami del Governo con tutte le loro istituzioni, e verso la piena validità dello Stato di diritto, nel rispetto dei diritti umani fondamentali. Tutto questo fa indubbiamente parte del mandato ricevuto alle urne il 2 giugno”. Il riferimento implicito è ad alcune ipotesi di riforma costituzionale circolate in queste settimane.
Prosegue la nota: “Rivolgiamo anche un rispettoso appello a tutti i messicani, affinché vadano oltre la competizione elettorale e si pongano ora con coraggio e speranza, con la consapevolezza che il futuro del nostro Paese ha bisogno di tutti, giovani e anziani, società civile e forze armate, comunicatori ed educatori, imprenditori e leader sociali, operai e contadini, professionisti, commercianti e tutta la classe operaia. Dobbiamo indirizzare il nostro sguardo e i nostri sforzi per superare le disuguaglianze sociali e la povertà, dobbiamo fare del bene comune la nostra priorità, per ottenere migliori opportunità per tutti, dobbiamo desiderare di superare la violenza e la criminalità che ci danneggiano così tanto, dobbiamo cercare di costruire la pace e l’armonia tra tutti”.