Grande folla per Riccardo Milani nella seconda giornata del Lecco Film Fest. Il regista, tra i massimi della commedia italiana, ha ricevuto il Premio alla memoria di Plinio Agostoni, già presidente Confindustria Lecco e Sondrio, per il suo film Un mondo a parte, dall’attuale presidente Marco Campanari, mons. Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo e dalla famiglia Agostoni.
Protagonista dell’ultima stagione cinematografica prima con Io, noi e Gaber, il film evento più visto dell’annata, suo secondo documentario dopo l’emozionante Nel nostro cielo un rombo di tuono dedicato a Gigi Riva, e poi con Un mondo a parte, il campione italiano del 2024 (più di un milione di spettatori con un incasso di oltre 7 milioni), Milani è da sempre autore di un cinema umanista sempre attraversato dal rispetto e dall’affetto verso i personaggi e le loro battaglie.
Nel pomeriggio ha dialogato con Federico Pontiggia, critico della Rivista del Cinematografo, e in serata con il cantautore Gian Piero Alloisio e con Claudio Buja di Universal Music Publishing Ricordi. “Chi fa questo mestiere lo fa per il pubblico – racconta Riccardo Milani –. Il cinema è un luogo unico che si regge sulla sala. È fondamentale rapportarsi con il pubblico. Io cerco sempre di dire le cose che penso e di raccontare i drammi del mio paese, ma anche i miei”. E aggiunge su Gaber: “La curiosità è nata quando l’ho ascoltato negli anni settanta. È diventato una figura di riferimento per noi. La parola, la rabbia e il coraggio di Gaber sono necessari ora. Quando i ragazzi hanno visto il documentario poi mi hanno detto: voi siete fortunati ad avere avuto persone così. Gaber è stato un appassionato di musica, ma anche di vita. Ha avuto il coraggio di cambiare più volte percorso rincorrendo le cose che gli andava di fare con grande capacità di previdenza. Il nostro mondo non vive di coraggio e questo è un motivo in più per raccontare Gaber”.