È stato presentato martedì 30 luglio il Bilancio sociale 2023 della Fondazione Caritas Sant’Ilario, braccio operativo della Caritas diocesana parmense. Resta ancora primario, a Parma, capitale della Food Valley, il bisogno di cibo. Come testimoniano i dati della mensa, aperta tutti i giorni: 87.925 i pasti erogati (70.992 nel 2022) e quelli delle borse alimentari (ogni “erogazione” comprende 5 borse per un totale di 30 kg): 2.538 (2.235 nel 2022). Significativi i numeri delle docce (con kit per cambio biancheria intima) 2.881 (1910 nel 2022), o della boutique: 2.450 fruizioni per 24.492 capi distribuiti (2022: 1.972 fruizioni, 22.029 capi distribuiti). 156 gli uomini accolti nel 2023 – in un’ala del Seminario Maggiore – (per un totale di 20.541 notti) di cui 64 nella stanza d’emergenza, dotata di bagno (106 notti), ristrutturata nel periodo della pandemia. 12 le studentesse, accolte in due sedi diverse, provenienti dai Paesi del mondo e non in grado di pagare alloggi, ma desiderose di poter arricchire la propria formazione con gli studi universitari. Più di 30 i progetti di accoglienza per nuclei in difficoltà.
Nel 2023 è continuata l’ospitalità per due famiglie sudanesi, arrivate grazie ai corridoi umanitari (Cei e Caritas italiana); è proseguita la partecipazione al progetto Unicore (studenti rifugiati). È continuata pure l’accoglienza ai profughi ucraini (ancora in corso) per 36 persone. Dalla scorsa estate, Fondazione Caritas Sant’Ilario, a nome della diocesi, si è anche messa in gioco per un’accoglienza straordinaria di profughi provenienti da sbarchi (tuttora in corso). 106 i profughi accolti da luglio a dicembre dello scorso anno. In carcere: oltre all’assistenza per alcuni bisogni primari (farmaci, indumenti, scarpe), è proseguito il progetto “Pane libero & solidale” (iniziato grazie al sostegno per l’8xmille di Caritas italiana) per la produzione di pane e focacce per mense dei poveri e di ostie per la celebrazione dell’Eucaristia. Un’esperienza significativa è l’alternativa alla sospensione scolastica: 30 i ragazzi accolti nel corso dell’anno scolastico. Alla conferenza stampa era presente anche il vescovo di Parma, mons. Enrico Solmi, che, nel dire grazie “perché con poco si fa molto”, ha invitato a non usare i poveri per sterili polemiche.