Settimana sociale: Mattarella, “non è democrazia senza la tutela dei diritti fondamentali di libertà”. “Non confondere il parteggiare con il partecipare”

(Trieste) “La democrazia non si esaurisce nelle sue norme di funzionamento, ferma restando l’imprescindibilità della definizione e del rispetto delle ‘regole del gioco’”. Lo ha affermato questo pomeriggio il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla cerimonia di apertura della 50ª Settimana sociale dei cattolici in Italia, ospitata al GCC – Generali Convention Center di Trieste.
“È la pratica della democrazia che la rende viva, concreta, trasparente, capace di coinvolgere”, ha proseguito il Capo dello Stato, ammonendo: “Non è democrazia senza la tutela dei diritti fondamentali di libertà, che rappresentano quel che dà senso allo Stato di diritto e alla democrazia stessa”.
“L’impegnativo tema che avete posto al centro della riflessione di questa Settimana sociale interpella, con forza, tutti”, ha proseguito rivolgendosi ai presenti. “La democrazia, infatti, si invera ogni giorno nella vita delle persone e nel mutuo rispetto delle relazioni sociali, in condizioni storiche mutevoli, senza che questo possa indurre ad atteggiamenti remissivi circa la sua qualità”, ha osservato il presidente, domandando: “Si può pensare di contentarsi che una democrazia sia imperfetta? Di contentarsi di una democrazia a ‘bassa intensità’? Si può pensare di arrendersi, ‘pragmaticamente’, al crescere di un assenteismo dei cittadini dai temi della ‘cosa pubblica’? Può esistere una democrazia senza il consistente esercizio del ruolo degli elettori?”. “Per porre mente alla defezione/diserzione/rinuncia intervenuta da parte dei cittadini in recenti tornate elettorali”, ha spiegato Mattarella, secondo cui “occorre attenzione per evitare di commettere l’errore di confondere il parteggiare con il partecipare”.

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