Diocesi: Prato, 540 anni fa il prodigio nelle antiche carceri quando l’immagine della Vergine si animò di fronte al piccolo Jacopino

(Foto diocesi di Prato)

Il 6 luglio è una data importante nella secolare storia che lega la città di Prato a Maria. Quel giorno di 540 anni fa, era il 1484, l’immagine della Madonna col Bambino, affrescata sulla parete esterna delle antiche carceri, dette “stinche”, si animò e, staccandosi dal muro dove era effigiata, scese a terra e si pose in adorazione di Gesù. Il primo testimone del prodigio fu un bambino di otto anni, Jacopino Belcari, futuro sacerdote e rettore di quella che sarà la chiesa di Santa Maria delle Carceri.
Anche quest’anno la ricorrenza viene festeggiata in modo solenne dalla comunità retta da mons. Carlo Stancari con una serie di iniziative che ricordano quei prodigi. Tra questi ci fu anche la discesa dell’immagine di Maria nel carcere sottostante, circondata dai santi, che si mise in preghiera chiedendo perdono per i peccati del popolo, e poi tornò nel posto dove era dipinta. Quelle manifestazioni vennero chiamate dal popolo della Madonna “del carcere” o “della Misericordia”.
La tradizione racconta anche del sudore di sangue e delle lacrime che solcarono il volto di Maria, asciugate da un soldato con le nappe del fodero della spada. Questi oggetti, divenuti reliquie, sono ancora oggi conservati nella basilica delle Carceri, all’interno di un prezioso reliquiario argenteo, che verrà mostrato in occasione della festa.
Il programma delle celebrazioni prevede sabato 6 luglio, festa della Madonna delle Carceri, Madre di Misericordia, alle 19 messa solenne presieduta da mons. Justin Madathiparambil, vescovo ausiliare di Vijayapuram in India, che in passato, per alcuni anni, ha prestato servizio in parrocchia. La celebrazione è preceduta alle 18 dalla recita del rosario e alle 18,30 dal canto dei vespri solenni. Lo stesso giorno, alle 12, Angelus e atto di affidamento a Maria. In preparazione alla festa si tiene la tradizionale novena fino a venerdì 5 luglio, con messa alle 11, celebrata in cripta, dove la Beata Vergine scese in segno di intercessione verso i sofferenti e i peccatori. Il 5 luglio, vigilia della festa, alle 16 saranno esposte alla venerazione dei fedeli le nappe che asciugarono le lacrime della Madonna. Ogni giorno alle 17,30 rosario, alle 18 vespri primi e alle 18,30 messa.
Durante il periodo di festa sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria e visitare l’antico carcere, una occasione per scoprire un luogo suggestivo dal punto di vista spirituale e storico.

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