È stato stipulato ieri, nel Campus di Piacenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, l’atto costitutivo della Comunità energetica rinnovabile creata dall’Ateneo e dalla Fondazione EduCatt. La firma – si legge in un comunicato diffuso oggi – è stata apposta dal rettore dell’Università Cattolica, Elena Beccalli, e del direttore di EduCatt Angelo Giornelli, su procura della presidente Elena Marta, dinanzi al notaio Massimo Toscani.
“Shared Energy Campus” – questo il nome della Cer – è destinata a diventare un’esperienza pilota in vista di analoghe creazioni in altre sedi dell’Ateneo, a partire dal Campus di Cremona. Il progetto – prosegue il comunicato – si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative che le tre Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali, di Economia e Giurisprudenza e di Scienze della formazione hanno da tempo avviato su temi legati alla sostenibilità, studiata e indagata in tutti i suoi aspetti da numerosi centri di ricerca che operano nel Campus di Piacenza. Tra gli altri, Opera-Osservatorio europeo per l’agricoltura sostenibile, diretto dal prof. Ettore Capri, e RES.m HUB – Research Centre for Responsibility, Ethics and Sustainability in Management, guidato dalla prof.ssa Anna Maria Fellegara.
“Per l’Università Cattolica, sostenibilità e tutela dell’ambiente sono due temi di assoluto rilievo. Per questo motivo, abbiamo investito risorse nella creazione di un parco agrovoltaico”, ha dichiarato Beccalli, sottolineando che “sall’idea iniziale di assumere uno stile più consapevole rispetto ai consumi energetici, costruendo un impianto destinato a soddisfare una parte consistente del fabbisogno della sede con energia da fonti rinnovabili, il Comitato sostenibilità del Campus di Piacenza ha maturato il convincimento che questa fosse un’occasione da non perdere per una più completa interpretazione del proprio ruolo nella transizione energetica ispirato ai principi della Laudato si’. Da qui il progetto, con i suoi ulteriori sviluppi, di ampliare e condividere l’energia prodotta con altri soggetti, formando una comunità aperta, solidale e inclusiva. Oltre ai benefici economici e all’efficientamento legato all’autoconsumo virtuale locale, che evita sovraccarichi e garantisce stabilità al sistema energetico, rimangono prioritarie le finalità sociali e di contrasto alla povertà energetica”.
L’iniziativa – viene rilevato dall’Ateneo – rappresenta una delle prime Comunità energetiche in Italia promossa da enti universitari con l’obiettivo di favorire l’uso delle energie rinnovabili sul territorio. A breve saranno ultimati presso il Campus di Piacenza un parco agrovoltaico, realizzato con la referenza del prof. Stefano Amaducci, e un impianto fotovoltaico nei pressi di un vigneto, con referente il prof. Stefano Poni. Entrambi gli impianti confluiranno nella Cer. Grazie alla costituzione della Cer, sarà possibile migliorare l’efficienza della rete energetica e promuovere l’autoconsumo virtuale tra i membri della comunità, destinati a diventare più numerosi nei prossimi mesi. La Cer, infatti, è aperta all’ingresso di nuovi soci. Infatti, il prossimo obiettivo è l’estensione della comunità, in particolare, alla casa circondariale di Piacenza, con la quale già sono in atto progetti condivisi che coinvolgono tutte le Facoltà presenti in città, alla diocesi di Piacenza-Bobbio e all’Opera Pia Alberoni.