Tratta e sfruttamento: Save the Children, “fenomeno che cambia molto rapidamente, necessaria un’azione continuativa e capillare di contrasto”

“Quello della tratta e dello sfruttamento è un fenomeno che cambia molto rapidamente ed è fondamentale che la sua conoscenza e la mappatura territoriale siano costantemente alimentate dall’impegno delle istituzioni, dell’autorità di pubblica sicurezza, degli enti locali e del terzo settore. Solo un anno fa, il rapporto ‘Piccoli Schiavi invisibili’ squarciava il velo sulla condizione dei figli e delle figlie dei braccianti che lavorano nei terreni agricoli di Ragusa e Latina, mettendo in luce una condizione di sfruttamento portata oggi alle cronache a seguito della morte di Satnam Singh. È necessario che alla commozione e allo sdegno per questo e per altri drammi faccia seguito una azione continuativa e capillare di contrasto al traffico e allo sfruttamento degli esseri umani, nonché un impegno deciso a sostegno delle giovani vittime accolte nel sistema di protezione affinché, dopo aver vissuto una delle esperienze più devastanti che un ragazzo o una ragazza possono trovarsi ad affrontare, siano accompagnate nella costruzione di un futuro diverso e libero”. Lo ha dichiarato Raffaela Milano, direttrice ricerca e formazione di Save the Children, presentando la XIV edizione del rapporto “Piccoli schiavi invisibili” diffusa dall’Ong in vista della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani.
Nell’occasione Save the Children chiede a tutte le istituzioni competenti di potenziare l’impegno per contrastare la tratta degli esseri umani, con particolare attenzione nei confronti delle vittime minorenni. A questo proposito, prosegue l’Ong, risulta necessario procedere nella attuazione e nell’aggiornamento delle azioni previste dal Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani 2022-2025, nonché rafforzare l’impegno per approfondire i fenomeni emergenti sulla tratta dei minori, includendo nuove forme di tratta e/o sfruttamento come l’e-trafficking, lo sfruttamento all’interno delle case e in luoghi chiusi (indoor), il coinvolgimento in attività illecite, lo sfruttamento multiplo o quello negli insediamenti informali, anche al fine di aggiornare gli indicatori di tratta e sfruttamento minorile e individuare le zone territoriali maggiormente colpite dal fenomeno. L’Organizzazione, inoltre, invita a garantire che le procedure di referral per l’identificazione dei e delle minori vittime di tratta siano messe in atto all’arrivo, nei luoghi di frontiera, nei casi di rintraccio sul territorio nazionale e in fase di prima e seconda accoglienza, per un accesso rapido a servizi di protezione, assistenza e integrazione appropriati e per un accompagnamento multidimensionale (sociale, sanitario, legale, educativo, ecc.) che risponda in maniera puntuale ai bisogni specifici dei minori stranieri, in particolare i minori non accompagnati che giungono in Italia senza figure adulte di riferimento.

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