Colombia: i vescovi sull’intelligenza artificiale, “sfida che non può lasciarci indifferenti”

La Conferenza episcopale della Colombia ha pubblicato “Intelligenza artificiale: una galassia di realtà diverse”, un documento in cui la Commissione dottrinale e la Commissione teologica dell’episcopato affrontano sia gli aspetti positivi dell’intelligenza artificiale, che possono essere accolti a livello sociale ed ecclesiale, sia i principali rischi e le sfide che potrebbero sorgere nel suo utilizzo, soprattutto a livello etico, educativo e normativo.
Sebbene il testo sia stato inizialmente redatto come guida di riflessione per i vescovi colombiani in occasione della loro recente assemblea plenaria, data la rilevanza del tema nella vita quotidiana e la necessità sempre più evidente di affrontarlo anche dal punto di vista dell’evangelizzazione, l’episcopato ha deciso di diffonderlo. Il suo fondamento ha quindi una base centrale nel Magistero della Chiesa, in particolare nei messaggi condivisi da Papa Francesco, per il quale l’argomento è stato di particolare interesse. “Ci auguriamo che l’umanità continui a crescere nella consapevolezza di trovarsi di fronte a sfide teologiche, antropologiche ed etiche che non possono lasciarci indifferenti e che devono essere risolte sulla base della nostra fede in Gesù che è venuto nel mondo per dare dignità alla persona umana”, ha detto mons. Óscar José Vélez Isaza nella presentazione, vescovo di Valledupar e presidente della Commissione episcopale per la dottrina per il periodo 2021-2024. “L’intelligenza artificiale è qui per restare”, è l’approccio con cui si conclude il documento. Così, la Chiesa cattolica riconosce che la sua integrazione nella società è inevitabile, quindi sottolinea la necessità di garantire che venga utilizzata per il bene comune dell’umanità. Dunque, è essenziale che, a livello ecclesiale, si inizi ad approfondire l’argomento.

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