Argentina: vescovi su scomparsa di minori e giovani nel Paese, “serve uno Stato attivo nella lotta e nella prevenzione”

La Commissione esecutiva della Conferenza episcopale argentina (Cea) ha pubblicato un documento in vista della Giornata internazionale contro la tratta di persone, che ricorre il 30 luglio. I vescovi esprimono dolore e preoccupazione per la scomparsa di Loan Peña a Corrientes (un caso divenuto emblematico, in Argentina) e di altri bambini e giovani, molti dei quali “sommersi in situazioni di impoverimento e violazione dei diritti”.
I vescovi ricordano che, nel messaggio dell’8 febbraio, il pontefice ci incoraggia ad “aprire gli occhi e le orecchie, a vedere coloro che rimangono invisibili e ad ascoltare coloro che non hanno voce; a riconoscere la dignità di ogni persona e ad agire contro la tratta e tutte le forme di sfruttamento”.
Nel testo si chiede anche una giornata di preghiera per il 30 luglio di quest’anno, affinché “si rafforzino le azioni per combattere il dramma e il crimine della tratta di esseri umani”. Insieme all’équipe “No alla tratta”, appartenente alla Conferenza episcopale, scrivono i vescovi, “vogliamo ribadire in questa giornata il nostro punto di vista sulla situazione attuale e affermare la necessità di uno Stato attivo nella lotta contro il crimine della tratta di persone, con l’ideazione, la pianificazione, l’attuazione, il monitoraggio e il controllo delle politiche pubbliche di prevenzione. È fondamentale avere persone formate ed esperte in tutto il Paese. È prioritario disporre di un budget per la prevenzione, l’azione penale e l’assistenza alle vittime. Si tratta di una questione trasversale a tutto lo spettro politico e istituzionale e richiede l’impegno a raggiungere il consenso, ponendo la lotta a questo crimine al centro dell’agenda politica e del dibattito legislativo”.

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