Più di 60 influencer cattolici argentini e leader di progetti digitali che contribuiscono all’evangelizzazione digitale hanno partecipato all’Incontro nazionale degli evangelizzatori digitali (Ened), che si è svolto a Cordoba con lo slogan “Non possiamo tacere ciò che abbiamo visto e sentito”. Tra i presenti, mons. Lucio Ruiz, segretario del Dicastero vaticano per la Comunicazione, e mons. Gabriel Barba, presidente della Commissione episcopale per le Comunicazioni sociali.
Ruiz, riferisce l’agenzia Aica, ha condotto una conversazione in cui ha parlato del processo che ha portato alla creazione di “La Chiesa ti ascolta”, un’iniziativa nata dall’appello di Papa Francesco alla Chiesa per il Sinodo sulla sinodalità. Questa iniziativa cerca di includere gli ambienti digitali, assicurando che nessuno sia escluso dal processo sinodale e che tutti abbiano l’opportunità di essere ascoltati e contribuire alla Chiesa, anche coloro che non partecipano al confronto in presenza.
Il sacerdote ha insistito sull’identità dei missionari digitali come parte della missione della Chiesa, chiamati a uscire, anche nel mondo digitale, per cercare coloro che sono soli e feriti. Il vescovo Barba, durante l’omelia conclusiva, ha parlato anche delle difficoltà o degli “inquinanti” che derivano dall’ambiente digitale, ma ha sottolineato che, se torniamo sempre a Gesù, saremo in grado di costruire l’unità come Chiesa e di essere sempre testimoni della Buona Novella.
“Che Dio ci aiuti a essere veri testimoni, testimoni di Cristo ovunque. La digitalità oggi ci permette di lavorare senza limiti territoriali. Ci porta a un annuncio senza limiti geografici. Che la Buona Novella possa raggiungere tutti, come testimoni di vita, come testimoni di speranza”, ha concluso.