Ucraina: visita card. Parolin a Kiev. Shevchuk (Ugcc), “Santa Sede farà tutto il possibile affinché venga trovata una formula di pace operativa e giusta”

Kiev, incontro card. Parolin con il Consiglio panucraino (foto Ugcc)

“La Santa Sede farà tutto il possibile affinché venga trovata una formula di pace operativa e giusta per porre fine all’aggressione russa in Ucraina”. Così, in un commento rilasciato alla stampa, Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, parla della visita del cardinale Segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin in Ucraina definendola “storica”.  “Oggi – osserva Shevchuk –  molti smettono di parlare della tragedia del popolo ucraino, e quindi la sua visita da noi non è solo un gesto per manifestare solidarietà al popolo ucraino da parte di Papa Francesco, ma è anche un messaggio alla comunità internazionale”. Nel ripercorrere le tappe di questo intenso viaggio, Shevchuk ricorda l’incontro con il Consiglio panucraino delle Chiese e delle organizzazioni religiose e “la conversazione estremamente sincera, molto aperta, in certi momenti persino incisiva”. Secondo quanto fa sapere l’arcivescovo maggiore dei greco-cattolici ucraini, nel corso dell’incontro, il card. Parolin ha evidenziato la “triplice missione della Santa Sede riguardo alla guerra in Ucraina”. La prima missione “è fare tutto il possibile affinché il mondo non dimentichi questa guerra”. La seconda missione è quella umanitaria. A questo riguardo, si è discusso anche “dell’attività della Santa Sede per la liberazione dei prigionieri di guerra. In particolare – scrive Shevchuk -, si è sottolineata la necessità di poter visitare i prigionieri di guerra militari e civili che, oggi, sono detenuti illegalmente dalla Russia, portando loro cibo, vestiti necessari e, soprattutto, letteratura religiosa – ciò, di cui hanno bisogno per la loro vita spirituale”. Il terzo livello di servizio riguarda la diplomazia. Parolin ha sottolineato che la  diplomazia vaticana “ha un unico obiettivo, promuovere una pace giusta e prevenire la guerra” perchè “la guerra non può mai essere uno strumento per risolvere i problemi contemporanei, perché la guerra è sempre una sconfitta per l’umanità”. Pertanto, Parolin ha dichiarato che “il Vaticano, fin dall’inizio, sostiene la Formula di Pace del Presidente dell’Ucraina. Ovviamente, sostiene specificatamente le aree dove ha competenza, specialmente nelle questioni umanitarie”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia