Nel mondo sono ancora troppi i bambini e le bambine che non hanno la possibilità di fare sport in un ambiente sicuro. Alla vigilia delle Olimpiadi di Parigi, Save the children, insieme ad alcuni atleti olimpici, chiede un maggiore impegno nel riconoscimento dello sport come diritto essenziale per i bambini, come stabilito dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia. L’attività fisica è essenziale per la crescita dei bambini e degli adolescenti, per il loro sviluppo cognitivo, le loro capacità motorie e il loro benessere mentale. L’Oms raccomanda loro di praticare ogni giorno almeno 60 minuti di attività fisica moderata-intensa. Tuttavia, secondo l’Oms, circa l’81% degli adolescenti a livello globale non raggiunge i livelli di attività fisica raccomandati. Lo sport inoltre offre ai bambini l’opportunità di fare amicizia e può giovare alla loro salute mentale, migliorando l’umore e potenziando le funzioni cognitive. Eppure nel mondo diversi fattori tra cui i conflitti, il genere, la povertà o lo status di rifugiati privano i bambini della possibilità di fare attività motoria. Dal 2018, il programma Coaching for Life di Save the children e The Arsenal Foundation ha dato a quasi 5.000 bambini rifugiati che vivono nel campo profughi di Za’atari in Giordania l’opportunità di giocare a calcio. Il programma vuole contrastare la disuguaglianza di genere e incoraggia le comunità a sostenere la partecipazione delle ragazze al calcio: ora vi partecipa un numero uguale di ragazze e ragazzi.