Restituito il sorriso a 52 bambini nell’ospedale Kidane Mehret di Adwa, nel martoriato Tigray. È quanto fatto dai volontari dell’organizzazione Emergenza Sorrisi, dal 2007 presente in 27 Paesi del mondo e che, con i suoi 600 professionisti sanitari tra medici e infermieri, ha portato a termine fino ad oggi circa 6mila interventi su bambini con gravi malformazioni al labbro e al palato. La missione è stata condotta al 15 al 23 giugno scorso dall’equipe medica ed umanitaria di Emergenza Sorrisi – contattata nel febbraio di quest’anno dall’Associazione padovana operatori sanitari (Aspos) – e seguita dal Presidente e fondatore, Fabio Massimo Abenavoli, chirurgo plastico e maxillo facciale, ha potuto monitorare a distanza le attività portate avanti anche in questa missione, grazie alla digitalizzazione delle immagini e alle cartelle elettroniche online che Emergenza Sorrisi utilizza già da alcuni anni. Per suor Laura Girotto, missionaria salesiana con esperienze in Egitto, Siria, Libano, Zaire, dal 1993 ad Adwa, responsabile della missione Kidane Mehret, “la solidarietà e il cuore delle persone, la loro umanità, hanno permesso a questo Paese di crescere e così sempre sarà. Senza i benefattori, senza le missioni umanitarie, senza il sostegno delle associazioni come Emergenza Sorrisi, non avremmo potuto ottenere nulla. Noi continuiamo a lavorare ogni giorno, in un dopoguerra che in certi momenti è peggiore addirittura della guerra stessa, perché durante il conflitto c’erano gli organismi non governativi che ci davano una mano. Per noi la sfida quotidiana, che non finisce mai, è quella di affrontare l’emergenza. Ed è una sfida veramente enorme perché, sia chiaro, nonostante ripeto i passi in avanti, il Paese è ancora a pezzi, è in ginocchio. Il sistema bancario è stato bloccato, i conti correnti sono stati svuotati, la valuta straniera non esiste perché non ci sono investitori. Finanziariamente il Paese è in pieno default. Si cerca di lavorare, giorno dopo giorno, con le persone di buona volontà”. Va ricordato, infatti, che la città di Adwa è stata al centro di un conflitto tra il governo federale etiopico e il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) tra il novembre 2020 e il novembre 2022, una delle tante guerre dimenticate dai media, ma che ha coinvolto 6 milioni di persone, spegnendo migliaia di vite innocenti.