“La preghiera sorgente di unità e pace”. Questo il tema del convegno “Oriente e Occidente cristiano” che si svolgerà oggi, sabato 20 luglio, a Cercivento, nella pieve di San Martino vescovo. L’evento, che prenderà il via alle 9.30, è promosso dall’arcidiocesi di Udine, in particolare dal Servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, dalla parrocchia di San Martino, dall’associazione “Cercivento: una Bibbia a cielo aperto” e dal Comune carnico. Un appuntamento che, per questa edizione, “si pone in sintonia – si legge in una nota – con l’invito di Papa Francesco di dedicare un anno alla preghiera in vista del Giubileo del 2025”.
“Chi si interroga su ciò che sta accadendo sia a livello internazionale che a livello locale e personale – viene osservato nel dépliant di presentazione del convegno – non può che preoccuparsi. I potenti della terra che non sanno o non riescono o non vogliono costruire la pace, l’imbarbarimento delle relazioni tra le persone, la fragilità dell’uomo contemporaneo, il disintegrarsi dei valori di sempre: tutto questo, e molto altro ancora, causa in molti un affievolirsi della speranza e un aumento della paura e dell’ansia. Come discepoli di Gesù non possiamo solo preoccuparci, ma vogliamo e dobbiamo impegnarci a costruire comunione e pace”. Il convegno di quest’anno, viene rilevato, “rappresenta un piccolo contributo in questo senso. Di fronte all’incapacità dell’uomo di far fiorire la pace, noi la chiediamo con insistenza al Signore con la preghiera”.
Relatori della mattinata di convegno saranno il card. Oscar Cantoni, vescovo di Como; padre Maurizio Botta, della Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, insegnante di religione e già collaboratore dell’Ufficio catechistico della diocesi di Roma, e padre Dusan Djukanovic, sacerdote della Chiesa serbo-ortodossa, specializzato in Ecumenismo. Ad introdurre i lavori sarà il diacono Marco Soranzo, direttore del Servizio diocesano per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso. Porterà il suo saluto anche l’arcivescovo di Udine, mons. Riccardo Lamba.