Settimana sociale: Casa Rosetta, a Trieste l’esperienza dell’Associazione a sostegno dei giovani contro tutte le dipendenze

Casa Rosetta partecipa con le sue “buone pratiche” alla Settimana sociale dei cattolici in Italia da mercoledì 3 a domenica 7 luglio a Trieste, sul tema “Al cuore della democrazia. Partecipare tra storia e futuro”. Casa Rosetta parteciperà sia alle sessioni in aula sia ai Dialoghi delle buone pratiche dove illustrerà, accanto ai servizi svolti in convenzione da quasi quarant’anni per la riabilitazione neuropsicomotoria e per il trattamento delle dipendenze patologiche, le attività e i servizi promossi con le proprie risorse per la prevenzione del disagio giovanile: centri di ascolto e di aggregazione creati a Caltanissetta e in altre città, secondo suggerimenti dati dagli stessi giovani; e attività di prevenzione contro le dipendenze patologiche (da sostanza, alcol, uso compulsivo dei social e altro), attività di rete con le famiglie e con le scuole. Delegati di Casa Rosetta in uno stand dell’Associazione diffonderanno le proprie buone pratiche sia attraverso i “giochi di partecipazione” sia attraverso i “Dialoghi delle buone pratiche” insieme con associazioni affini di altre città. Casa Rosetta proporrà quattro incontri al giorno per consentire una partecipazione attiva e aperta a tutti.
Il presidente dell’Associazione, Giorgio De Cristoforo, in una nota, evidenzia come la partecipazione alla Settimana di Trieste sia connessa al desiderio e all’impegno di Casa Rosetta ad essere risorsa attiva per il territorio: “Vogliamo contribuire – con il nostro metodo di ascolto, di attenzione alle ragioni degli altri, di agire insieme e non da soli – alla costruzione di valore e consapevolezza di cittadinanza attiva, al superamento della tendenza crescente all’individualismo e all’egoismo, alla speranza che un futuro migliore sia possibile anche qui e che la parola prossimo abbia ancora un significato”, dice De Cristoforo. “Lo facciamo preoccupati di ciò che potranno diventare queste nostre comunità cittadine, queste generazioni di giovanissimi e di giovani; preoccupati affinché possano crescere come risorse e non diventino nuovi problemi sociali, in aggiunta ai tanti ed enormi che già abbiamo – precisa il presidente di Casa Rosetta -. Lo facciamo per missione associativa, per scelta individuale di fede, per impegno di cittadini attivi e consapevoli di dover fare tutto il possibile per la comunità nella quale viviamo. Consideriamo fondamentale e prezioso il capitale sociale e consideriamo letale non soltanto la povertà educativa ma anche la povertà civica, il deficit di virtù civica, e il ‘sonnambulismo’ sociale che l’ultimo rapporto Censis ha indicato come male diffuso e devastante per il nostro Paese. Questa nostra società scivola verso la disumanizzazione, che è svuotamento della vita da senso morale e spiritualità e quindi da ogni dignità”. E, conclude De Cristoforo, “come dice Papa Francesco ‘non dobbiamo aspettare tutto da coloro che ci governano, sarebbe infantile. Godiamo di uno spazio di corresponsabilità capace di avviare e generare nuovi processi e trasformazioni. Dobbiamo essere parte attiva nella riabilitazione e nel sostegno delle società ferite’”.

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