Protezione dei fragili e cure palliative: questi, per la presidente del Movimento per la vita italiano, Marina Casini, i due aspetti “su cui bisogna lavorare molto a livello culturale, operativo e legislativo”. Commentando la sentenza n. 135 della Corte costituzionale di ieri in tema di suicidio assistito, che ribadisce quanto già affermato nel 2019 con la sentenza n. 242, Casini osserva che la pronuncia di ieri “tutela la vita” e sottolinea che “i più fragili vanno comunque tutelati anche rispetto ai possibili abusi e strumentalizzazioni, primo tra i quali la spinta sociale a sentirsi un peso per gli altri con la conseguenza di indurre a optare per la richiesta di morire”. “Fondamentale dunque l’importanza delle cure palliative da assicurare a tutti senza eccezioni”. Per la presidente del Mpv, “sono questi i due aspetti, protezione dei fragili e cure palliative, su cui bisogna lavorare molto a livello culturale, operativo e legislativo”.
Al legislatore in particolare il compito di “mettere mano alla materia in maniera assolutamente coerente con i quattro paletti indicati dalla Corte costituzionale, senza allentamenti, allargamenti, smagliature, scappatoie, inganni semantici, ambiguità”. “Deve restare chiaro – scandisce Casini – che le persone colpite dalla malattia e dalla disabilità sono persone da proteggere, che l’ordinamento giuridico non si piega a logiche di morte, che l’assistenza al suicidio deve restare una eccezione circoscritta in presenza dei cinque requisiti, i quattro più il quinto che riguarda le cure palliative, rigorosamente circoscritti, interpretati e intesi”. No a “ripetere quanto accaduto con la legge sull’aborto, anch’essa preceduta da una sentenza costituzionale, la n. 25 del 1975: la Legge 194 nella disciplina dell’interruzione volontaria di gravidanza nei primi tre mesi di gravidanza è andata ben oltre i criteri stabiliti dalla Corte costituzionale”. “Al di là dell’aspetto legislativo – conclude Casini – va assolutamente dato spazio e promozione a un’autentica cultura della vita affinché ogni persona si senta, e sappia di esserlo davvero, accolta e amata”.