Formazione: conclusa la prima Scuola estiva di Advocacy con Caritas Italiana e le Caritas diocesane

(foto Caritas Italiana)

Si è conclusa la prima Scuola estiva di Advocacy promossa da Caritas italiana e rivolta agli operatori e alle operatrici delle Caritas diocesane. 30 partecipanti da 25 Caritas diocesane di tutta Italia hanno seguito le relazioni di Giovanni Moro, Nicoletta Dentico, Federica Corsi e Silvia Sinibaldi e hanno partecipato alle esercitazioni e ai lavori di gruppo con Laura Baldassare. La scuola – informa Caritas Italiana – si è svolta da lunedì 15 a giovedì 18 luglio a Frascati (RM), presso il Centro Giovanni XXIII e “ha inaugurato un filone specificamente dedicato alla formazione sul perché e sul come tutelare i diritti delle persone in questa fase storica. Tutela dei diritti, che, come è stato ribadito in più occasioni nel corso della 50ª edizione delle Settimane sociali dei cattolici in Italia, a Trieste dal 3 al 7 luglio scorsi, è una delle strade per realizzare la democrazia”. La nota spiega che “Advocacy vuol dire, per Caritas Italiana in particolare, stimolare l’azione delle istituzioni civili e un’adeguata legislazione, in collaborazione con altri organismi ed enti sia civili che ecclesiali, come è richiamato nel nostro Statuto. Si tratta, cioè, di sviluppare presso le comunità cristiane la consapevolezza del fatto che, oltre a intervenire nell’immediato, in chiave curativa, si debba agire anche in un’ottica preventiva sulle cause della povertà, per riallineare gli inaccettabili squilibri generati dalle disuguaglianze economiche e sociali”. L’impegno Caritas “sui territori, così come a livello nazionale, europeo e internazionale, deve quindi mirare a realizzare la giustizia e a rendere concreta la democrazia: per farlo occorre essere portavoce di chi non è in grado di difendere i propri diritti in uno scenario che oggi è divenuto molto complesso”.

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