Diocesi: Latina, nota su condanna di Alessandro Frateschi. Mons. Crociata, “disponibilità a incontrare i giovani e le loro famiglie”

“Come quando abbiamo avuto conoscenza dei delitti commessi, a gennaio dello scorso anno, anche ora confermiamo il nostro dolore per le sofferenze procurate alle giovani vittime e alle loro famiglie. A loro esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà”. è quanto si legge in una nota della diocesi di Latina con riferimento alla sentenza di condanna a 12 anni di reclusione a carico dell’insegnante di religione cattolica e diacono permanente Alessandro Frateschi, emessa dal giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Latina: “Nel pieno rispetto della libertà di ciascuno, il vescovo Mariano Crociata conferma ancora oggi la sua disponibilità a incontrare i giovani e le loro famiglie, possibilità preclusa sin dall’inizio a causa dell’immediato avvio dell’inchiesta giudiziaria, con la naturale conseguenza che la Procura della Repubblica di Latina non ha potuto condividere gli atti di indagine con la diocesi di Latina: identità delle vittime, testimonianze, verbali di interrogatori e accertamenti tecnici”. In ogni caso, prosegue la nota, “durante le indagini preliminari, la diocesi ha sempre garantito la piena e concreta collaborazione agli inquirenti, ai quali va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in questo caso”. Mons. Crociata ha aggiornato oggi il Dicastero per la Dottrina della fede, competente a giudicare questo genere di delitti, presso cui è incardinato il processo canonico avviato lo scorso anno, secondo le procedure fissate dalle normative della Santa Sede. “In tutto questo periodo alla diocesi di Latina non è pervenuta alcuna segnalazione per approfondire altri spunti di indagine di interesse canonico. Naturalmente – conclude la nota – la diocesi è pienamente disponibile ad accogliere qualsiasi altra segnalazione o informazione che dovesse essere presentata”.

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