“Voglio riavviare i rapporti con la Ue, riscoprire i nostri interessi comuni, rinnovare i legami di amicizia. Il Regno Unito e l’Europa possono essere ottimi partner”. Il tono del discorso con il quale il neopremier britannico Keir Starmer ha accolto a Blenheim palace, dove è nato Churchill, i 47 leader della Comunità politica europea, segnala un cambiamento profondo nell’approccio del governo del Regno Unito all’Europa. Starmer si è, infatti, impegnato ad abbandonare il controverso piano di deportazione dei richiedenti asilo in Rwanda e a non abbandonare la Corte europea dei diritti umani, con la quale si era scontrato duramente il suo predecessore conservatore Rishi Sunak. “Questo summit è un’opportunità di avviare un nuovo percorso sull’immigrazione illegale”, ha detto ancora il premier, “e la nostra nuova task force per i controllo dei confini collaborerà da vicino con voi”. Proprio alle discussioni su come condividere più da vicino le informazioni e su quali risorse investire per combattere le gang che controllano il traffico illegale di migranti sono dedicati gli incontri di questo pomeriggio del summit di Blenheim palace. Al Regno Unito interessa, in particolare, fermare le piccole imbarcazioni che approdano sulle coste della Manica. Secondo i media britannici, tuttavia, le parole del premier britannico segnalano una nuova volontà di collaborare con la Ue anche in altri settori come lo scambio di studenti.