Colpi kalashnikov contro centro migranti: don Sbarra (parroco a Cetraro), “atti delinquenziali che non appartengono alle persone perbene che abitano nella cittadina”

“Confidiamo nelle forze dell’ordine che faranno giustizia come hanno sempre fatto e nel frattempo prendiamo le distanze da questi atti delinquenziali che non appartengono alle tante persone perbene che abitano nella nostra cittadina”. Lo ha detto al Sir don Loris Sbarra, parroco di San Marco evangelista a Cetraro (Cs), a seguito dell’episodio di ieri mattina di colpi di kalashnikov sparati all’esterno dell’ingresso del Cas che ospita migranti nella località tirrenica. “A Cetraro, oltre alle parrocchie, abbiamo una presenza di associazioni che danno una bella testimonianza di impegno civile ed ecclesiale – ha detto don Sbarra –. Quando avvengono, questi atti ci lasciano un po’ con un senso di paura, che la cittadina ha però sempre affrontato con senso di responsabilità”. Il parroco ha evidenziato che “i fratelli migranti vivono in paese senza aver mai dato problemi, sono integrati nel tessuto sociale, anzi alcuni lavorano e molti danno pure una bella testimonianza”.

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